Idrogeno, progetto Gretha: al via i primi sopralluoghi per l'impianto pilota
Entra nel vivo "Gretha" (acronimo di “Green Energy Technology with full cells Hydrogen and renewables”), il progetto di ricerca sull'idrogeno presentato da Graded in risposta a un bando finanziato dal ministero della Transizione Ecologica che vede in campo, assieme alla società di Vito Grassi, l'Università degli Studi Federico II, l'Università Politecnico delle Marche, ENAV e Tecnosistem. Gli ingegneri Graded Claudio Miranda e Maria Teresa Russo assieme a Maria Assunta Cestaro dell'area Ricerca & Sviluppo hanno effettuato un primo sopralluogo presso il sito Brancasi, a Brindisi, di proprietà di ENAV, dove sarà installato l'impianto prototipale.
Il prototipo rappresenta una radicale innovazione rispetto ai prodotti attualmente disponibili sul mercato: introduce un sistema di trigenerazione che integra una pluralità di tecnologie hi-tech per la conversione e lo stoccaggio dell'energia, ad altissima efficienza e bassissimo impatto ambientale.
Il progetto
Gretha si propone di progettare, sviluppare e testare una nuova tecnologia che accoppia un impianto fotovoltaico, una cella a combustibile PEM (membrana a scambio protonico), un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno da rinnovabili e sistemi di accumulo di idrogeno con idruri metallici. E' prevista, inoltre, la realizzazione di strutture per il recupero del calore con l'obiettivo di massimizzare l'efficienza dell'impianto e ottenere un risparmio energetico, una stazione di ricarica per veicoli elettrici e a idrogeno con fuel cell e un sistema di reforming. L'obiettivo è eliminare gradualmente la conversione di energia da fonti fossili e promuovere l’uso delle rinnovabili.