“H2RESTORE”, il sistema smart made in Campania per l’accumulo di energia
Graded coordina il progetto di ricerca cofinanziato dalla Regione: in campo anche Università Parthenope e Distretto Atena Scarl
Un sistema intelligente di accumulo dell’energia capace di operare su diverse scale temporali. Si chiama “H2RESTORE” e punta allo sviluppo di un modulo integrato di energy storage da fonte rinnovabile con tecnologie innovative a idrogeno: è l’ultimo progetto di ricerca coordinato da Graded e cofinanziato dalla Regione Campania con fondi Por Fesr 2014-2020 all’interno del bando per il sostegno alle Pmi nella realizzazione di progetti di sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico. Al fianco della società guidata da Vito Grassi sono coinvolti, in qualità di consulenti, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Parthenope di Napoli e il Distretto di Alta Tecnologia per l’Energia e l’Ambiente Atena Scarl.
Con H2RESTORE Graded si propone di portare sul mercato un prodotto innovativo capace di soddisfare la crescente richiesta di accumulo di energia elettrica da fonte rinnovabile attraverso la produzione di idrogeno oggi di grande interesse come elemento chiave per la decarbonizzazione dei sistemi energetici. Obiettivo del progetto è la realizzazione di un prototipo di taglia medio-piccola, modulare, completamente ingegnerizzato e dotato dei sistemi ausiliari necessari per la sua installazione in tutti i siti, connessi o meno alla rete elettrica nazionale, nei quali sia necessario ottimizzare lo sfruttamento di impianti a fonte rinnovabile mediante sistemi di accumulo dell’energia elettrica.
Il vero punto di forza del progetto consiste nella possibilità di impiegare H2RESTORE anche per soddisfare utilities diverse dal solo accumulo di energia. Il sistema potrà, infatti, essere commercializzato come unità di generazione di idrogeno green per le stazioni di rifornimento o come cogeneratore per soddisfare carichi elettrici e termici grazie alla possibilità di recuperare calore dal raffreddamento della cella a combustibile. La conclusione del progetto di ricerca, i cui responsabili sono gli ingegneri Graded Claudio Miranda e Maria Teresa Russo, è prevista per aprile 2023.