Montoro Contemporanea varca i confini Nazionali ed arriva in Germania
Evento espositivo organizzato dall’Associazione culturale T66 di Friburgo, in collaborazione con MONTOROCONTEMPORANEA, a cura di Andrea B. Del Guercio, Gerardo Fiore, Alfonso Lipardi, Chris Popovic, Almut Quaas, Andrea Hess.
Attività di gemellaggio inserita nel programma “E…STATE A MONTORO 2022” del Comune di MONTORO (AV).
Patrocini: Consolato d’Italia a Friburgo, Città di Friburgo, Comune di Montoro (AV), Associazione culturale ‘Contemporaneamente’, Provincia di Avellino, Provincia di Salerno, Museo Irpino.
In collaborazione con: ART4ART
Alla serata inaugurale interverranno:
-Francesca TONINATO, Console italiano a Friburgo
-Michael OTT (CEO di Kulturwerk T66)
-Andrea B. DEL GUERCIO, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
-Antje LECHLEITER, storico dell'arte
-Gerardo FIORE, Direttore MONTOROCONTEMPORANEA
Orari di apertura: giovedì, venerdì, domenica 13 - 17 (e su appuntamento)
Chiuso nei giorni festivi
Scrive Andrea B. Del Guercio:
‘Cinque autori, dalla pittura alla fotografia, all'installazione dei materiali di supporto quale fonte di energia e indicatore di testimonianza, che sarebbe ridicolo restringere alla rappresentatività di un territorio, secondo un principio teorico rivelatosi dannoso per gli artisti, per i collezionisti e per la cultura dell'arte, ma che da esso prendono spunto per dialogare con strumenti che non hanno limitazioni geografiche, esattamente come hanno insegnato la stagione delle Avanguardie Storiche, ulteriormente confermato della dimensione globale delle Seconde Avanguardie degli anni del dopo-guerra. Quando si assume un diverso punto di osservazione, sia nella geografia nazionale che in quella internazionale, constatiamo la presenza, all’interno delle diverse fasce generazionali dell’arte contemporanea, di un patrimonio costantemente in grado di elaborare e arricchire se stesso, di predisporre la propria dimensione qualitativa interagendo sulla più ampia estensione del territorio della ricerca e della comunicazione; non si tratta di processi creativi emarginati rispetto al sistema globale o implosi su canoni scontati, ma in grado di trovare al proprio interno il terreno di elaborazione, in grado di auto-proteggersi e di auto-immunizzarsi, di stringere relazioni con i valori e i contenuti della contemporaneità.’