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Tempo Ordinario: 15 agosto - Assunzione della Beata Vergine Maria

Nota introduttiva: Non si tratta di “omelia”, ma di riflessioni che vengono dalla meditazione della Parola di Dio e che possono offrire spunti per la  preghiera personale e l’omeliaSono graditi suggerimenti per rendere più utili queste riflessioni

mons. Francesco Spaduzzi

francescospaduzzi@gmail.com   

Tempo Ordinario: 15 agosto - Assunzione della Beata Vergine Maria

I - Luca 1,39-56 - 1. Maria va con Gesù nel grembo da Nazareth alla regione montuosa di Giudea (39); entrando da Zaccaria, saluta Elisabetta (40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta) e provoca il sussulto (41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo) di gioia del bambino nel grembo di Elisabetta (44 Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo), segno dell'effusione dello Spirito Santo in Giovanni, secondo la promessa dell'Angelo; riceve lo Spirito anche Elisabetta (41 Elisabetta fu colmata di Spirito Santo), che fa da profetessa, esaltando Maria e il figlio di lei (42 ed esclamò a gran voce: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!) e acclamandola Madre del Signore, cioè di Yahweh (43 A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?); in particolare loda Maria per la sua fede (45 E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto). (a) Maria è presentata come Arca dell'Alleanza nella prima lettura della vigilia (1Cr 15-16) e del giorno (Ap 11,19) della festa dell’Assunzione. L'arca di Dio o dell’alleanza era il luogo, dove Dio sedeva sulle ali dei Cherubini; qui incontrava i fedeli, li ascoltava ed esaudiva le loro preghiere. Maria è l'arca di Dio nel senso che, essendo la madre di Dio, lo porta nel suo grembo, e ne diventa il trono: qui Gesù incontra i suoi fedeli e li arricchisce di grazie. Come l'arca fu trasferita con una grande festa, portando la gioia, così Maria, la vera arca di Dio, porta la gioia dove si reca, perché porta Gesù e, in lui, ogni bene, sia quando Essa si muove sulla terra, sia quando viene trasferita definitivamente in Cielo, accolta dai Santi e dagli Angeli e dalla Trinità: Dio suo Padre, il Verbo suo Figlio, lo Spirito suo Sposo. (b) Maria adesso è assunta in cielo e, dove sta Gesù, sta anche lei. In quanto risuscitata, può trasferirsi dappertutto, rapidamente e personalmente, anche se si suppone che normalmente stia in Cielo; essa può rendersi presente altrove “in spirito”, sia senza segni, sia per mezzo di segni, come sono la sua intercessione e protezione o la nostra invocazione e contemplazione e imitazione, come già dicevano i Padri della Chiesa (p. es. S. Germano di Costantinopoli) e suggeriscono i mistici. E’ ovvio che, se viene Maria, porta con sé Gesù, che è la fonte di ogni bene, di ogni dono, di ogni grazia. Rinnoviamo la nostra fede nella vicinanza di Maria al fianco di ciascuno dei suoi figli, dei quali certamente si prende cura attenta e costante, perché essi sono membra del Corpo del suo Figlio: per loro Gesù e Maria hanno dato e consumato la loro vita. Maria è stata assunta in cielo, ma resta anche con ciascuno di noi, come madre col figlio piccolo, analogamente a Gesù, che resta presente in mezzo ai suoi in tanti modi.

 2. (a) Elisabetta esalta Maria per i doni di Dio e Maria a sua volta esalta il Signore come sorgente di quei doni, che le ha dati (49); tutti la proclameranno Beata (48), seguendo l’esempio di Elisabetta (42), ma lei da parte sua riconosce di essere solo serva piccola di Dio (48) e proclama la grandezza di Lui (46; 47). Dio ha avuto misericordia della sua miseria e l'avrà per tutti gli uomini di tutti i tempi, che hanno timore e amore di Dio (50). Proclamiamo la grandezza di Maria, come fa Elisabetta, e la grandezza di Dio, come fa Maria. Riconosciamo che tutto ciò che abbiamo di buono ci viene dalla misericordia di Dio. (b) Dio ha rivelato la sua onnipotenza nel corso della storia (51), rovesciando le situazioni umane: ha abbattuto i superbi (5) e i potenti (52) e i ricchi (53) e ha elevato gli umili (52) e gli affamati (53); in modo speciale ha esercitato la sua misericordia con gli Israeliti (54) secondo la promessa fatta ai patriarchi (55), ad Abramo e ai suoi discendenti (55). I 3 mesi di presenza di Maria e Gesù a casa di Zaccaria furono sorgente di grazia per gli abitanti di quella casa e richiamano alla mente i benefici, che la presenza dell’arca ottenne per la famiglia di Obed-Edom, che la ospitò per 3 mesi (2Sam 6,10-11). Facciamo spazio a Gesù e Maria nella nostra vita personale, nelle nostre famiglie e a casa nostra. Maria viene sempre quando è invocata dai tuoi figli e porta Gesù e tutti i suoi doni. La fede ci otterrà queste grazie; la fede, ce l’hanno meritata e ce la ottengono Gesù e Maria.

II - Apocalisse 11,19a; 12,1-6a.10ab – (a) Giovanni vede il Tempio di Dio - quello che si trova in Cielo - e in esso l'Arca dell'Alleanza (19 Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza); entrambi erano gli originali, sui quali erano stati modellati il tempio e l'arca di Gerusalemme; li aveva visti solo Mosè. (b) Si dissolve l’immagine del Tempio e dell'Arca e vi si sostituisce un altro segno in cielo: una donna straordinaria – la vera arca di Dio -: vestita della luce del sole, che è Dio, per significare che essa ne è il riflesso; con una corona di dodici stelle sulla testa, che fanno pensare al Popolo di Dio dell’AT e a quello del NT; con la luna sotto i suoi piedi, per indicare che ne è più grande (1 Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle); la donna è incinta e pronta a partorire (2 Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto). (c) Ancora in cielo appare un altro segno: un drago enorme e mostruoso (3 Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi), che fa allontanare da Dio un terzo degli Angeli (4 la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra); sta lì in attesa, per uccidere il bambino appena viene alla luce (4 Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito), bambino importante perché è il Messia, salvatore e re dell'universo (5 Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro), ma per mezzo di Erode non ci riesce. Il bambino è subito rapito verso Dio (5 e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono), nel senso che compie la sua missione in breve tempo, mentre la donna – ormai figura del nuovo Popolo di Dio – trova rifugio e protezione nel deserto per un tempo adeguato (6 La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio). Grazie all'opera redentrice del Messia, la salvezza è stata realizzata e si sono manifestate la forza, il regno e la potenza, di Dio e di Cristo, come proclama una voce potente del cielo (10 Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo). La donna incinta, che portava il re universale, salvatore degli uomini, è Maria, la quale trova rifugio e protezione presso Dio contro il Diavolo; essa così diventa simbolo della Chiesa, la quale nei suoi membri deve continuare la lotta contro Satana, in attesa che il Regno di Dio raggiunga tutta la sua estensione secondo il disegno di Dio. Maria, risorta e assunta in cielo, è il segno di ciò che la Chiesa diventerà, cioè tutta di Dio e glorificata anche nel corpo risorto dei suoi membri. Maria è la garanzia che diventeranno anche tutti i suoi discepoli ciò che è già ora Gesù risorto. Perciò la Chiesa e il prefazio la indicano come “segno di consolazione e di sicura speranza”. 

III - 1Corinzi 20-27a - Per mezzo del solo Adamo si introdusse nel mondo la morte spirituale e poi la fisica (21 Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte; 22 Come infatti in Adamo tutti muoiono); per mezzo di Cristo tutti ricevono già ora la vita divina (22 così in Cristo tutti riceveranno la vita), quando lo accolgono con la fede e ricevono il battesimo, e alla fine del mondo riceveranno la risurrezione della carne (21 per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti). In effetti c'è un ordine da osservare nella risurrezione della carne (23 Ognuno però al suo posto): il primo a risorgere è Cristo come primizia (20 Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti; 23 prima Cristo, che è la primizia), cioè come primo di una serie: le primizie sono i primi frutti di tutto il raccolto, che verrà dopo; poi ci sono l'affermarsi e il dilatarsi nel Regno di Cristo, che comporta la diffusione della vita divina negli uomini, mentre si realizza la progressiva e completa distruzione di tutte le potenze avverse (24 dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza). In questo intervallo tra la resurrezione di Cristo alla sua prima venuta, e la sua seconda venuta (23 poi, alla sua venuta), Gesù deve raccogliere nel suo Regno tutti e tutto (25 È necessario infatti che egli regni), perché tutto dovrà essere sottomesso sotto i suoi piedi (25 finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi; 27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi). A questo punto ci sarà la seconda venuta di Cristo con la risurrezione di tutti gli uomini, buoni (23 quelli che sono di Cristo), e cattivi (Gv 5,29). Ormai Cristo avrà riportato la vittoria totale sul peccato, perché ha salvato l'umanità, e la vittoria sull'ultimo nemico, la morte, effetto del peccato (26 L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte); Gesù allora consegnerà al Padre il Regno, che lui ha conquistato, e sarà completata l'opera redentrice di Cristo (24 Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre): i dannati andranno col corpo risuscitato all'inferno a soffrire, i salvati entreranno in paradiso col corpo risuscitato per godere per l'eternità con corpo e anima la visione e l'amore di Dio. (a) Gesù ha fatto la sua parte nell'opera di salvezza, con l’obbedienza piena al Padre e la collaborazione di Maria; ma continua a farla per mezzo dello Spirito Santo per dilatare il suo Regno. Vuole anche la nostra collaborazione, che consiste nell’obbedienza amorosa Dio Padre. La diamo? (b) Gesù ha lottato contro le potenze diaboliche e anche noi dobbiamo fare altrettanto con l'aiuto di Gesù e dei mezzi di salvezza, che ci ha messi a disposizione. (c) Gesù è la primizia dei risorti; alla fine del mondo egli risusciterà anche noi; nel frattempo ha già risuscitato Maria, che è stata assunta in cielo, preceduta da un consistente gruppo di Giusti dell'AT (Mt 27,52-53). Maria ha collaborato sulla terra e collabora dal Cielo ancora con tutto l'impegno alla diffusione del Regno di Gesù per aiutarci a riportare la vittoria completa sul diavolo, come lei ha fatto con l’obbedienza a Dio in tutta la sua vita. Anche noi ci riusciremo se seguiamo il suo esempio.

EUCARESTIA. E’ Gesù la sorgente della vita e di tutti i doni di Dio; cerchiamolo dove sappiamo di trovarlo: nei segni della sua presenza e in Maria ci aspetta, pronto ad accoglierci e a esaudirci. Facciamo nostri i sentimenti e le virtù di Maria, specie la fede e l’obbedienza. Chiediamo alla Vergine di aiutarci a vivere in modo da avere la vita divina in abbondanza ora e la resurrezione della carne alla fine dei tempi. S. Giuseppe e i nostri Angeli Custodi e i Santi Patroni intercedano per noi.  

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