BCP: un incremento del 69% dell'utile netto
In data 14 maggio 2020 il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Popolare, presieduto da Mauro Ascione, confermando i dati preliminari già approvati lo scorso 11 febbraio, ha approvato per l’esercizio 2019 il Progetto di Bilancio, corredato dalla relazione sulla gestione, e la Dichiarazione Non Finanziaria.
L’utile netto si attesta a € 8,464 milioni registrando un incremento del 69% rispetto all’esercizio precedente (+€5,011 milioni di euro), confermando la capacità della Banca di realizzare, anche attraverso la crescita nei vari comparti, risultati in linea con gli obiettivi di Piano Industriale, migliorando nel contempo i principali indicatori di Bilancio in uno con un ulteriore rafforzamento patrimoniale. A fine 2019 la Banca ha infatti fatto registrare una misura del coefficiente patrimoniale, che esprime la solidità aziendale, pari al 14% (13,20% a fine 2018), valore più elevato dell’ultimo decennio.
Le masse intermediate hanno superato i 4 miliardi (+1,61%). In particolare, beneficiando di circa 280 milioni di nuove erogazioni a Famiglie ed Imprese del territorio, i prestiti alla clientela in bonis crescono di 82 mln (+7,3%) rispetto al 2018 attestandosi a 1.200 milioni circa. Risultano, altresì, in aumento sia la raccolta diretta (+1,6%), che si attesta a 1.894 milioni, sia la raccolta indiretta (+2,2%) salita a 570 milioni circa, trainata, quest’ultima, da una produzione lorda di 84 milioni nel comparto bancassicurazione e risparmio gestito.
Raggiunti anche gli obiettivi previsti dal Piano NPL (NPL strategic plan) grazie alla consistente cessione di sofferenze, per circa 127 mln, realizzata principalmente attraverso una operazione di cartolarizzazione multioriginator con garanzia dello Stato (GACS) perfezionata con altre banche per il tramite della Luzzatti S.p.A. (veicolo societario di categoria delle banche popolari). Ciò ha permesso – in linea con le previsioni di Piano Industriale – di ridurre lo stock dei crediti deteriorati lordi (-27%), registrando un sensibile miglioramento dell’NPL Ratio lordo (-780 punti base).
Apprezzabile il contributo dell’Area Finanza, in sensibile crescita (+62%), in uno al fondamentale apporto della parte commissionale.
Gli oneri operativi – in ulteriore riduzione (-5,2%) – grazie alla opportuna e costante attività di cost saving in tale ambito, hanno permesso di conseguire un risultato della gestione operativa sostanzialmente in linea con il 2018 (-1,1%), nonostante il perdurare di un andamento dei tassi di mercato particolarmente compresso.
In ulteriore miglioramento, quindi, l’indicatore cost income, risultato pari al 61%, a conferma di una ritrovata efficienza operativa, evidenziando il significativo miglioramento di produttività e di equilibrio economico realizzato nell’anno.
Più che positiva la posizione di liquidità, con gli indicatori di riferimento LCR/ NSFR, su livelli ampiamente superiori rispetto ai minimi richiesti.
Il patrimonio netto di bilancio, comprensivo dell’utile dell’esercizio, si attesta a 190,1 milioni in crescita di 10,8 milioni rispetto ai 179,2 milioni di fine 2018.
La proposta di ripartizione dell’utile formulata dal Consiglio di Amministrazione, che prevede l’integrale destinazione alle riserve di patrimonio netto della Banca, fatta eccezione per Euro 130 mila destinati al fondo di beneficenza (secondo le disposizioni dell’art. 55 b Statuto Sociale), ha tenuto in debito conto le indicazioni di massima prudenza espresse dalla Banca d’Italia, che ha esteso alle banche meno significative la Raccomandazione BCE del 27 marzo 2020 in materia di distribuzioni di dividendi durante la pandemia, con l'obiettivo di destinare gli utili al rafforzamento dei mezzi propri, e di mettere il sistema finanziario nella condizione migliore per assorbire le perdite che si materializzeranno a causa dell'emergenza sanitaria e per poter continuare a sostenere l'economia.