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Il Sindaco Vignola scrive al Governo per la rapida riapertura del settore conciario

Il Covid-19 ha sconvolto gli equilibri mondiali in ogni settore produttivo. Nulla sarà più come prima e per ripartire dovremo rispondere ad inattese esigenze, dando vita a nuove e diverse prospettive di sviluppo.

Anche se il complesso delle attività non potrà ripartire all’unisono, è certo che ci sarà la ripresa di tutti i comparti produttivi, le cui attività sono state sospese con il DPCM 22.03.2020.

Le attività produttive del Distretto Conciario di Solofra, grazie alla sensibilità degli operatori economici, delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati, sono state sospese ex se, a tutela della salute dei lavoratori, prima che intervenisse il detto DPCM.

Il distretto produttivo conciario è ben conscio che l’emergenza Covid-19, anche se attenuatasi, non è affatto terminata. Ma ora è il momento di ripartire.

Altri competitor intemazionali già hanno ripreso le loro attività o non le avevano affatto sospese.

Per non per non essere tagliati fuori dalla programmazione produttiva intemazionale primavera-estate 2021, il Distretto di Solofra ha vitale necessità di ripartire entro il 27 aprile 2020, per preparare le “campionature” dei prodotti da presentare sui mercati intemazionali della filiera della moda in pelle, che, insieme al comparto tessile, è una delle grandi eccellenze del made in Italy.

Naturalmente la ripresa non avverrà a pieno regime ma in misura ridotta, per garantire il rispetto di rigorosi protocolli di sicurezza e di di stanzi amento sociale, già predisposti di concerto con le associazioni di categoria degli imprenditori e delle associazioni sindacali

Aldilà di qualsiasi esigenza produttiva, la tutela della salute - dei lavoratori e dei cittadini - è sempre al primo posto: gli addetti saranno sottoposti a continua e rigorosa sorveglianza sanitaria per prevenire e/o evitare rischi di contagio.

Le Istituzioni e le parti sociali alleate nella sfida di coniugare il valore preminente della salute e della sicurezza dei lavoratori con le necessità della produzione, intendono garantire la dignità e il benessere dei lavoratori e dell’intera collettività

Siamo certi che il Governo e la Regione Campania condividendo le motivazioni addotte, consentiranno la riapertura delle attività classificate con “CODICE ATECO 15 e 15.1” entro il 27 aprile 2020.

 

Cordiali Saluti

Michele Vgnola

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