La sezione Epica Scienze chiude con il libro XII dell’Odissea Conversazione sulle “Giovenche del Sole” con Luigi Spina, filologo classico
Domani. Domenica 23 aprile, ore 17.30, Sala Archi del Complesso di Santa Chiara a Solofra
Ultimo appuntamento con l’”Ulisse mentitore” di Lustri Cultura in dies, eventi culturali a Solofra
organizzato dal Comune e dall’Accademia Teatro Città di Solofra con Hypokyrtès Teatro Studio e la direzione artistica di Enzo Marangelo. La sezione Epica/Scienze chiude con “Le Giovenche del Sole”, conversazione sul libro XII dell’Odissea con il professore Luigi Spina, filologo classico, membro del centro AMA (Antropologia del mondo antico) dell’Università di Siena. L’appuntamento è per DOMANI domenica 23 aprile 2017, alle ore 17.30, nella Sala Archi del Complesso Monumentale di Santa Chiara, nel Centro storico di Solofra.
Il libro XII dell’Odissea
Tornato dall’Ade all’isola di Circe, con i compagni Ulisse dà sepoltura all’incauto Elpenore e per tutto il giorno mangia e beve su invito della maga. Quando scende la sera, i due si sdraiano in un luogo appartato per poter parlare tra loro tranquillamente. Circe predice all’eroe l’incontro con le Sirene, spiegandogli anche come evitare di rimanerne vittima. Superata questa prova, Ulisse si troverà di fronte a un’alternativa: le Rocce Vaganti e gli altrettanto terribili scogli di Scilla e Cariddi. Poi arriverà all’isola di Trianchia (Trinacria), dove pascolano le mandrie e le greggi del Sole: non dovrà toccarle assolutamente, pena la fine certa della nave e la perdita di tutti i compagni. Ma questo ammonimento verrà disatteso, e ciò darà la stura all’esito tragico del XII libro. All’apparire dell’Aurora, Circe lascia partire Ulisse e i suoi compagni. A bordo l’eroe condivide con loro le informazioni che gli ha dato la maga. Poi prepara dei tappi di cera per le loro orecchie e si fa legare all’albero dell’imbarcazione. Soave e armonioso è il canto delle Sirene dalla voce bellissima, tanto che Ulisse vorrebbe slegarsi, ma Perimede ed Euriloco lo stringono ancora più forte. Molto più difficoltoso risulta il passaggio tra Scilla e Cariddi, anche perché Ulisse dimentica l’esortazione di Circe e si arma contro il tremendo mostro che gli porta via sei compagni, “i migliori per forza e per coraggio”, per cibarsene. “Questa è stata la cosa più straziante che ho visto, tra quante ne ho sofferto percorrendo le vie del mare”, confessa l’eroe. La tappa successiva conduce i sopravvissuti alla meravigliosa isola in cui pascolano le greggi del Sole. Memore delle raccomandazioni di Tiresia e di Circe, Ulisse esorta i compagni a tenersene lontano, ma loro si oppongono. Euriloco espone il suo piano che a prima vista appare assennato: è consigliabile interrompere la navigazione per la notte e rifocillarsi sull’isola, accanto alla nave. Messo in minoranza, Ulisse fa giurare ai compagni che non mangeranno le vacche e le pecore che dovessero incontrare, cibandosi unicamente delle provviste fornite da Circe. Finché queste durano, i compagni rispettano il giuramento, ma quando finiscono e la nave non può prendere il mare a causa di venti contrari, si vedono costretti a procurarsi il cibo con le armi. Ulisse si separa da loro ed Euriloco ha buon gioco a convincerli a sacrificare agli dei le vacche del Sole e a cibarsene. Il Sole non la prende bene e denuncia l’empietà a Zeus che gli promette vendetta. Quando Ulisse riesce a riprendere il mare, la nave viene colpita da una terribile tempesta. Lui è l’unico sopravvissuto e dopo nove giorni alla deriva approda all’isola di Ogigia, dove viene assistito da Calipso.
L’ospite
Salernitano di nascita, Luigi Spina è stato Professore ordinario di Filologia classica (Grammatica greca e latina, Storia della retorica classica) presso il Dipartimento di Filologia Classica Francesco Arnaldi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha insegnato Storia della lingua greca nell’Università della Calabria. È stato titolare di una Chaire Gutenberg per il 2009 nell’Università di Strasburgo. Ha organizzato numerosi convegni nazionali e internazionali e ha tenuto relazioni su invito a numerosi convegni dello stesso tipo. Ha pubblicato oltre 200 fra articoli su riviste nazionali e internazionali e contributi su volumi collettivi e atti di convegni, anche in lingua francese, inglese e tedesca e ha tenuto seminari presso le università di Nancy e Strasburgo. Ideatore e responsabile dell’accordo di cooperazione didattica e scientifica fra l’Ateneo napoletano Federico II e l’Università di Strasburgo, nonché responsabile di accordi Erasmus con le Università di Strasburgo, Gand, Reading e Cracovia, è membro della International Society for the History of Rhetoric e Associate Editor della rivista Rhetorica, del Centre pour l’analyse des rhétoriques Religieuses de l’Antiquité (CARRA) di Strasburgo, della redazione della rivista Linguistica e Letteratura, del Comitato Scientifico della Collana Classici Contro (editore Mimesis, Milano) diretta da A. Camerotto e F. Pontani, segretario della Associazione Antropologia e Mondo Antico, responsabile della sezione ‘Cinema’ della rivista on-line Dionysus ex Machina.
Ufficio Stampa
Piera Carlomagno