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Castel Baronia. Il Consiglieri di Minoranza sulla questione “sfratto della Pro Loco”

“Protocollo di una specifica interrogazione” all’attuale amministrazione comunale.

I consiglieri di minoranza Pastore Noè Matteo e Famiglietti Angelo vogliono chiarezza circa la questione dello sfratto della Pro Loco.

“Ci sembra paradossale tutto questo accanimento verso una associazione del territorio.”

A Castel Baronia l’attuale amministrazione ha istituito la “Casa Sociale” in una ex-scuola materna.

 Come minoranza vediamo di buon occhio questa iniziativa anche perché al suo interno sono racchiuse tutte le associazioni del nostro comune alle quali va tutto il nostro appoggio.

Tutte tranne una.

Alla Pro Loco di Castel Baronia viene intimato lo “sfratto coattivo” (convinti che anche durante il famoso “ventennio   storico” avrebbero provato imbarazzo nell’avanzare una tal misura) e viene assegnata una sede “non idonea” precludendogli la possibilità di poter accedere alla “Casa Sociale”.

In prima battuta consideriamo questo episodio pericoloso e violento per la vita democratica della nostra piccola comunità: sembra una “ghettizzazione sociale” che fa rabbrividire.

Queste le premesse e con lo scopo di far chiarezza soprattutto nel rispetto della legalità amministrativa protocolleremo una interrogazione all’attuale amministrazione e intanto, affidandoci a un nostro legale di fiducia, abbiamo scritto al Prefetto Dott.ssa Rossana Riflesso sulla “realtà dei fatti” convinti che episodi di questo tipo sono da attenzionare per il bene della nostra piccola Comunità.

Segue “estratto” della lettera al prefetto:

 

Alla cortese attenzione

della S.V.I. Prefetto di Avellino

dott.ssa Rossana Riflesso

p.c.

Alla cortese attenzione del Sindaco

del Comune di Castel Baronia (AV)

Oggetto: PRO LOCO CASTELLESE – provvedimento rilascio locali Comunali.

I Sig.ri Angelo Famiglietti, nato ad Avellino (AV) il 23.04.1983 C.F. FMGNGL83D23A509V e Noè Matteo Pastore, nato ad Ariano Irpino (AV) il 18.07.1993 C.F. PSTNTT93L18A509H nella qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Castel Baronia (AV) ………..

rappresentano e comunico quanto segue:

La Pro Loco Castellese è una associazione senza scopo di lucro aderente all’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco Italiane) che esercita le proprie funzioni nel perimetro normativo individuato dagli artt. 24 e 25 della Legge Regione Campania n. 18/2014 e del relativo regolamento di attuazione n. 2/2015.

Nello specifico, le associazioni Pro Loco costituiscono, nel rapporto con le amministrazioni dei comuni, organismi di riferimento per il coordinamento e la programmazione delle attività di valorizzazione turistica del territorio, delle sue risorse e dei suoi prodotti.

La Pro Loco ha sede nei locali di proprietà del Comune di Castel Baronia (AV) – Via Regina Margherita n. 1 - ed esercita le proprie funzioni con continuità e assiduità.

In particolare, nell’ambito delle proprie attività sociali, la Pro Loco è un Ente accreditato, ai sensi dell’art.11 del D.lgs. 40/2017, per lo svolgimento del servizio civile universale (SCU) e, allo stato degli atti, ospita 3 soggetti in piena operatività.

Ebbene, in data 21.06.2024, con comunicazione prot. n. 2588 inoltrata dal Sindaco del Comune di Castel Baronia, la Pro Loco è stata resa edotta della necessità di liberare i locali da quest’ultima utilizzata per le finalità sociali di cui sopra.

Nella già menzionata comunicazione, l’associazione de qua è stata altresì informata della dislocazione delle proprie attività presso altri locali.

I locali sostitutivi presuntivamente individuati dal Comune di Castel Baronia nella nota prot. n. 5312 del 3.12.2024 – siti nella parte posteriore dell’edificio comunale – sono allo stato degli atti non idonei allo svolgimento di alcuna attività in quanto gli ambienti risultano insalubri a causa delle numerose infiltrazioni di acqua nei muri (come da documentazione fotografica che si allega).

L’inidoneità dei locali e gli eventuali interventi di manutenzione che – allo stato degli atti non risultano programmati dal Comune di Castel Baronia – rischiano di paralizzare le attività sociali della Pro Loco, in quanto alla stessa è stato intimato di liberare i locali entro il 31.12.2024 (come da nota prot. n. 5312 del 3.12.2024 sottoscritta dal Sindaco).

Tuttavia, anche al fine di meglio comprendere i contorni della vicenda, occorre precisare altresì che la motivazione sottesa al rilascio dei locali comunali utilizzati dalla Pro Loco è contenuta nella Delibera della Giunta Comunale n. 59 del 15.11.2024, con la quale il Comune di Castel Baronia ha approvato lo schema di convenzione con il CAF CNA SRL P.IVA. 04417981000 con sede in Avellino, Via Serafino Soldi n. 11/13.

Nello specifico, il Comune di Castel Baronia ha approvato una convenzione con la quale il già menzionato CAF CNA SRL si impegna, a fronte della concessione dei locali comunali, a effettuare una specifica assistenza ai cittadini dell’Ente volta alla compilazione del modello ISEE ai fini dell’ottenimento dei benefici economici e fiscali.

Nella menzionata Delibera di Giunta Comunale viene rimarcata la gratuità delle prestazioni promesse dal CAF CNA SRL, ma risulta pleonastico sottolineare che le funzioni svolte dai CAFF (Centri di assistenza fiscale – Legge n. 413/1991) sono essenzialmente gratuite per legge (salvo la dichiarazione dei redditi; la dichiarazione IMU; la registrazione di un contratto di locazione; le pratiche di successione; le visure catastali; il calcolo del Modello di pagamento F24 per il versamento dell’ IMU – tutti servizi non ricompresi nello schema di convenzione sopra menzionato).

Inoltre, circostanza ancora più dirimente, la revoca dei locali comunali utilizzati dalla Pro Loco è avvenuta in assenza dei più elementari principi di legalità e trasparenza amministrativa formulati nella Legge n. 241/1990.

Nello specifico, ai sensi dell’art. 21 quinquies della Legge n. 241/1990, la decisione relativa alla rimozione di un beneficio economico o di un bene fondamentale della vita non può non determinare un forte impatto sulla situazione giuridico – soggettiva del beneficiario e, per tali motivi, il provvedimento amministrativo può essere adottato solo a seguito di una adeguata istruttoria.

Nel caso di specie, tra l’altro, l’assenza di ogni formalità del provvedimento di revoca relativo all’utilizzo dei locali, non consente nemmeno di valutare il sotteso bilanciamento di interessi operato dal Comune di Castel Baronia, che ha ritenuto preminente le attività di un CAF (di certo non ascrivibile ad un ente del terzo settore) rispetto a quelle di interesse collettivo svolte dalla Pro Loco.

Da questo punto di vista, nella fattispecie de qua è mancata financo qualsivoglia comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7, legge n. 241/1990 che potesse consentire all’associazione coinvolta di produrre le proprie controdeduzioni sul punto.

In tal senso, la nota prot. n. 2588 del 21.06.2024, con la quale l’Ente si è sostanzialmente limitato a rappresentare la prossima dislocazione dei locali della Pro Loco in altro luogo, non può di certo assurgere al rango di comunicazione di avvio del procedimento, in quanto difettano i requisiti prescritti ex art. 8, legge n. 241/1990.

Vi è di più.

Il Comune di Castel Baronia, con la Delibera di Giunta Comunale n. 63 del 15.11.2024, ha concesso in utilizzo i locali di proprietà comunale – siti in Via A. De Gasperi [ex Scuola Materna] – alle seguenti associazioni: IRPINIA LIFE APS; P.A. GERARDO COLICCHIO; LE DONNE IN ROSA; ARSS ANNA REALE ODV.

Nello specifico, come si legge nella Delibera sopra indicata, ai fini della concessione dei già menzionati locali, il Comune ha concesso de plano le singole autorizzazioni alle associazioni in parola, ma la Delibera de qua non risulta preceduta da alcuna procedura ad evidenza pubblica (ovvero da alcuna manifestazione di interesse ex art. 50 D.lgs. n. 36/2023) finalizzata alla selezione degli operatori sociali interessati.

Da questo punto di vista, come chiarito da numerose pronunce della giurisprudenza amministrativa, l’utilizzo degli immobili comunali - da parte di soggetti e/o enti privati -presuppone una procedura ad evidenza pubblica finalizzata alla necessaria predeterminazione dei criteri tecnici di assegnazione (Cfr. su tutte Sent. Tar Sardegna Sez. I n. 30/2023 e Sent. Tar Liguria Sez. I n. 146/2023).

Nel caso di specie, l’assenza di alcuna procedura ad evidenza pubblica finalizzata all’assegnazione dei locali dell’ex Scuola Materna (come da Delibera di Giunta Comunale n. 63 del 15.11.2024) ha sostanzialmente impedito alla Pro Loco di partecipare e di concorrere in condizioni di trasparenza alla concessione in uso dei sopra menzionati locali.

Quindi, alla luce di quanto sopra argomentato, alla Pro Loco non è solo è stato intimato il rilascio dei locali ove svolge la sua attività entro il 31.12.2024 con l’invito rivolto alla stessa di utilizzare dei locali non idonei in alternativa a quelli precedentemente utilizzati, ma l’associazione in parola non ha potuto partecipare all’assegnazione dei locali dell’ex Scuola Materna, in quanto non è stata predisposta alcuna procedura ad evidenza pubblica e/o alcuna manifestazione d’interesse.

Allo stato degli atti, qualora permangano i provvedimenti di cui sopra, la Pro Loco si ritroverà, dopo il 31.12.2024, nell’impossibilità di operare determinando di fatto la paralisi della vita associativa con gli inevitabili riflessi anche sui soggetti che svolgono presso la stessa il servizio civile di cui all’art. 2 del D.lgs. n. 40/2017, che tra l’altro costituisce attuazione degli artt. 52, comma 1, 2 e 4 della Costituzione per i preminenti interessi che tutela nel concreto.

Ebbene, alla luce di quanto sopra argomentato, i Consiglieri Comunali sopra indicati, chiedono al Signor Prefetto presso l’UTG di Avellino, di tutelare i preminenti interessi di natura pubblica realizzati dalla Pro Loco e di invitare il Comune di Castel Baronia alla predisposizione delle soluzioni più opportune finalizzate alla salvaguardia della operatività dell’associazione in parola.

Certi di un Vostro riscontro, si porgono Distinti Saluti,

Grottaminarda, lì 23.12.2024

avv. Mario Forgione

 

 

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