“Non numeri ma storie, vite sospese, famiglie in attesa"
I dati che emergono dal documento presentato oggi non sono solo numeri: sono storie, vite sospese, famiglie in attesa. Ferite aperte nel cuore della nostra società che richiedono, per essere curate, una risposta decisa da parte delle istituzioni. E’ sicuramente incoraggiante che nel 2024 per la prima volta - rispetto all'andamento sempre crescente degli ultimi anni - si sia registrata una diminuzione significativa del numero delle denunce di persone scomparse ed un altrettanto importante miglioramento degli indici di ritrovamento.
Questo anche grazie all'impegno costante della struttura del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse, che ha lavorato incessantemente per migliorare i meccanismi di ricerca, la cooperazione tra vari soggetti - tra cui i numerosi accordi con le associazioni di volontariato e di settore - l’utilizzo di nuove tecnologie e il costante aggiornamento di chi è chiamato ad occuparsi di un fenomeno ampio e complesso. Occuparsi di persone scomparse richiede non solo una profonda conoscenza tecnica e operativa, ma anche un'empatia e una sensibilità che possano accompagnare le famiglie in un percorso doloroso”. Una particolare rilevanza nel meccanismo che scatta in caso di persone scomparse lo hanno le nuove tecnologie. Servono soluzioni comuni ai vari operatori, ed uno degli strumenti che considero tra i più utili è, certamente, la creazione del portale “missing person” che a breve incrocerà le denunce di scomparsa con il rinvenimento di cadaveri non identificati, che facilita lo scambio del patrimonio informativo disponibile da più fonti. Una delle innovazioni più importanti è quella relativa alla standardizzazione del format della denuncia: è stata infatti abolita la dicitura “allontanamento volontario” con quella di “allontanamento”, per una immediata risposta, sin dalla prima notizia della scomparsa, da parte delle forze dell’ordine.
Stiamo inoltre continuando a dedicare una crescente attenzione ai minori ed ai soggetti fragili: specie dopo la pandemia, numerosi - sebbene con numeri decisamente in calo - sono i casi di adolescenti e giovani che, in preda a situazioni di fragilità o disagio psichico, fanno perdere le proprie tracce. La prevenzione, in questo ambito, resta fondamentale. Per questo abbiamo stipulato protocolli con le prefetture per il coinvolgimento delle Forze di Polizia, dei rappresentanti delle Associazioni delle famiglie degli scomparsi e di psicologi nella promozione iniziative volte proprio alla prevenzione. Campagne di sensibilizzazione all’ascolto dei minori sono state coordinate con il ministero della Pubblica istruzione e già avviate con associazioni specializzate nell’aiuto all’infanzia e all’adolescenza come Unicef e Save the Children. L’obiettivo è informare gli adolescenti sui pericoli derivanti dalle fughe e scongiurare il rischio di un loro coinvolgimento in tratte o comportamenti illeciti”.
E’ quanto ha affermato il sottosegretario al Ministero dell’Interno con delega al Commissario straordinario di Governo alle persone scomparse, Emanuele Prisco, intervenendo alla presentazione della Relazione sul primo semestre 2024 del Commissario per le persone scomparse.