Caserta fra i Comuni della rete LgNet2
L’iniziativa che coinvolge 16 Comuni in tutta Italia, finanziata con le risorse europee del Fondo FAMI 2014-2020, è coordinata dal Ministero dell’Interno in collaborazione con Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, ed è volta a promuovere e diffondere la cultura dell'accoglienza, dell'integrazione e della cittadinanza.
Nella città di Caserta, in particolare, sono state realizzate iniziative pubbliche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla comunità locale per la presentazione delle azioni di progetto; iniziative urbane di civic engagement e attivazione di azioni di sensibilizzazione e di community building finalizzate a prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione abitativa
Caserta, 24 novembre 2023– Intercettare i migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale che vivono nelle nostre città e favorirne la presa in carico. È questo l’obiettivo del progetto “LgNet2 - Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l'inclusione d'emergenza in aree urbane svantaggiate”, finanziato con le risorse europee del Fondo FAMI 2014-2020, e coordinato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione in collaborazione con Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, e Cittalia, la Fondazione Anci dedicata a promuovere e diffondere la cultura dell'accoglienza, dell'integrazione e della cittadinanza. Tra i 16 Comuni coinvolti nella rete di LgNet2, anche Caserta. I risultati delle attività sviluppate grazie al progetto saranno presto presentati attraverso una serie di video pillole e un vero e proprio docufilm, che racconteranno - attraverso le voci, le immagini, le testimonianze delle persone coinvolte - le attività sostenute e rese possibili nelle singole città.
Il progetto LgNet2 si focalizza nel sostegno ad attività in tre ambiti di azione: progetti di impegno civico, presa in carico (one stop shop e unità mobili), housing e inclusione abitativa. Scopo quello di affrontare e risolvere i fenomeni emergenziali originati dalla presenza, sul territorio nazionale, di migranti non ancora del tutto integrati da un punto di vista abitativo, lavorativo e sociale.
Gli interventi vengono portati avanti sui territori da una rete di 16 città italiane caratterizzate da una significativa presenza di migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale: Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste e Bolzano rappresentata dall’Azienda Servizi Sociali Bolzano.
L’adesione al progetto del Comune di Caserta ha reso possibile sviluppare attività su diversi fronti. Sono state attivate e realizzate iniziative pubbliche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla comunità locale, iniziative di lancio per la presentazione delle azioni di progetto, l’organizzazione di un evento pubblico di due giorni finalizzato al confronto tra le Amministrazioni Partner di progetto e i principali stakeholders di livello locale, nazionale ed Europeo, con momenti assembleari e workshop sulle diverse linee di intervento. Realizzate inoltre iniziative urbane di civic engagement e azioni di sensibilizzazione e di community building destinate alla comunità residente e finalizzate a prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione abitativa e di razzismo tout court. È stato attivato un servizio di prossimità (Sportello Unico di Supporto) e sono state realizzate azioni di sensibilizzazione all’Abitare (con tre laboratori di animazione interculturale).
In particolare è stata attivata una equipe multidisciplinare per la presa in carico delle situazioni di vulnerabilità estrema, composta da mediatori, operatori sociali, psicologo, operatore di inserimento abitativo e operatore di inserimento lavorativo. L’equipe, lavorando secondo l’approccio One stop shop, prende in carico i destinatari raggiunti, cura l’orientamento e l’inserimento nelle azioni offerte dal progetto, orienta ai servizi del Welfare territoriale, predispone Piani individuali per l’autonomia e ne cura la realizzazione. Infine sono stati realizzati interventi di valorizzazione degli spazi e dei nodi di aggregazione presenti soprattutto nelle periferie, che hanno restituito alla cittadinanza il lavoro svolto dai gruppi di Civic engagement, creando occasioni di dialogo interculturale, di partecipazione e di informazione della comunità locale.
E ancora sono state sviluppate azioni di accoglienza in famiglia di minori stranieri non accompagnati, grazie allo sportello disagio abitativo-mediazione, supportato da interventi di segretariato sociale, invio ai servizi di competenza, e accompagnamento ai servizi del territorio. È stata realizzata un’azione di accompagnamento all’inclusione abitativa con interventi quali sostegno alla locazione, supporto all’autonomia abitativa, aiuto all’accesso all’housing sociale, e accoglienza in famiglia. Il sostegno all’autonomia abitativa ha visto azioni di supporto e mediazione tra beneficiari e locatori/proprietari.
Le attività nel Comune di Caserta sono realizzate da associazione Cidis Onlus e Credito Senza Confini Cooperativa sociale C.S.C.
«La città di Caserta con questo progetto ha messo insieme pezzi fondamentali della comunità, il mondo dell’associazionismo, il mondo delle onlus, il mondo delle difficoltà, quello dei disabili, della rigenerazione e quello della socialità. Tutto ciò ha aiutato a costruire una comunità più forte, mettendo in campo l’inclusione, e dove nessuno possa pensare all’esclusione.– ha dichiarato l’avv. Carlo Marino Sindaco di Caserta - Un grande cuore, una grande speranza per la comunità che attraverso tanti immigrati può arrivare a delle grandi competitività non solo alla coesione, costruendo un modello sociale e occasioni. Noi pensiamo che questo progetto abbia dato la possibilità alla città di avere finalmente anche sulla questione sociale una prospettiva. Noi abbiamo una popolazione del 5 per cento di immigrati e con questo 5 per cento abbiamo voglia di costruire una città migliore con servizi migliori, dando anche risposte ai più deboli».
Il progetto LgNet2 presenta caratteristiche uniche in termini di governance, di molteplicità degli interlocutori direttamente coinvolti nelle azioni di progetto e di dimensione strategica e operativa. Un modello che si è rivelato vincente e che è stato in grado di sincronizzare il livello nazionale e quello locale, attraverso una regia unica che, pur monitorando costantemente le azioni specifiche sui territori, ha garantito omogeneità alla linea progettuale. Dopo l’esperienza positiva di LgNetEA degli anni precedenti, LgNet2 continua quindi a prendersi cura dei migranti che non hanno ancora raggiunto una piena integrazione e rinnova il modello del partenariato strategico tra Ministero, Anci e Comuni, già sperimentato, per migliorare le performance in ambito di politiche di inclusione delle nostre città. Solo attraverso la capacità dei territori di attivare progetti, modelli e strumenti ritagliati sui diversi fabbisogni locali è possibile una vera integrazione, e gli interventi mirati a migliorare le condizioni di persone regolarmente accolte, ma non ancora pienamente integrate, rappresentano un investimento per l’intera comunità. Le azioni finalizzate all’inclusione dei cittadini che vivono situazioni di marginalità – sociale, sanitaria, abitativa – incidono sul benessere e sulla sicurezza del territorio e contribuiscono a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.