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Confesercenti: "Chiarezza e regole per voltare pagina alla Camera di Commercio"

 

 

La Confesercenti provinciale di Avellino confida nella possibilità che la magistratura amministrativa, in sede di Consiglio di Stato, ripristini il rispetto delle regole e dei ruoli nella Camera di Commercio Irpinia-Sannio, impropriamente commissariata dalla Regione, dopo il colpo di mano dell'ex presidente, Pino Bruno, che ha preferito affossare l'ente, anziché dimettersi non avendo i numeri e la fiducia della maggioranza, per governare.

Per queste ragioni, dopo il ricorso al Tar, assumendo gli elementi emersi, promuoveremo appello all'istanza superiore, insieme ad altre organizzazioni imprenditoriali, affinchè le scorrettezze e l' irresponsabilità di una sparuta cricca che ha determinato il caos e l'arbitraria decisione del presidente di liquidare gli organismi camerali, che erano pronti a definire un nuovo assetto per garantire una prospettiva all'ente, su basi di maggiore trasparenza, competenza e democraticità, non danneggino ulteriormente il territorio.

L'assoluta mancanza di considerazione e di rispetto nei confronti di un'istituzione pubblica, registrata nei mesi scorsi, è inaccettabile. I protagonisti della stucchevole farsa andata in scena alla Camera di Commercio nella seduta di consiglio del 6 marzo, ma anche nelle settimane precedenti,  hanno completamente ignorato la delicatezza e la criticità dell'attuale fase economica e sociale, calpestato diritti e esigenze delle categorie produttive, trasformando l'ente in un giocattolo personale da accaparrarsi, per poi sbarazzarsene non appena si è verificato che non si era in grado di gestirlo e di controllarlo.

Adesso però occorre fare chiarezza fino in fondo su ciò che è successo e sulle forzature procedurali che si sono registrate, il cui esito è stato gravissimo. Chi risarcirà l'amministrazione e soprattutto la comunità dei danni arrecati e del prezioso tempo perduto?

E' quindi più che mai necessario dire basta ai tatticismi e alle manovre di bassa lega, all'autoreferenzialità e ai personalismi e ancor più agli interessi di parte, esigendo che chi si è dimostrato inadeguato e urresponsabile, si faccia da parte. 

E' tempo di dire basta anche a veti, sgambetti ed iundebute nterferenze da parte dei palazzi della politica, per consentire la costruzione di equilbri che rispondano ai bisogni dell'ente, delle categorie e del territorio.

Soltanto così sarà possibile avviare un percorso nuovo e proficuo per la Camera di Commercio Irpinia – Sannio e dare risposte concrete ed efficaci, con un progetto serio, per contrastare gli effetti della crisi e rilanciare le attività imprenditoriali.

 

 

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