Si rinnova la tradizione del Gran Carnevale di Montoro
Con il Patrocinio della Provincia di Avellino e la collaborazione delle Pro Loco e delle Associazioni Montoresi
“Carnevale si chiamava Vincenzo” è un fitto programma di iniziative che intende celebrare e custodire la vera storia del Carnevale con i suoi personaggi tradizionali, le sue usanze, i suoi riti, i suoi piatti.
I rituali hanno avuto inizio a Caliano il 17 Gennaio, con il Falò di S. Antonio Abate e le Notti delle Campanelle, suoni e sapori della tradizione.
Seguono gli appuntamenti delle Associazioni locali alle frazioni Piazza di Pandola, San Pietro, Sant’Eustachio, Banzano e Borgo.
Sabato 11 febbraio l’inaugurazione del MUSEO DELLE MASCHERE E DEL CARNEVALE DI MONTORO dell’omonima Associazione di Promozione Sociale, nell’ambito degli Stati Generali della Zeza.
L’intenso e fitto programma trova il culmine il 12 ed il 19 febbraio a partire dalle ore 15.00 con i raduni del “GRAN CARNEVALE DI MONTORO” con la partecipazione di gruppi storici locali e delle altre realtà della Campania unitamente a carri allegorici provenienti dalla Valle dell’Irno.
Domenica 12 a Torchiati, partecipano i gruppi di Volturara, Montemarano, Taurano, Quindici, Cervinara, Ospidaletto d’Alpinolo, Montecalvo Irpino, Solofra e Mercato San Severino. Domenica 19 a Piano, partecipano i gruppi di Forino, Rotondi, Baronissi e Pellezzano. Con loro le diverse realtà del Carnevale montorese (’A Mascarata di Piazza di Pandola, Banzano e Radici)
Il 21 febbraio ore 15.00 infine, le tradizionali sfilate a Piazza di Pandola, Borgo e Banzano.
Il 26 febbraio ore 15.00 infine, la “CHIUSURA DEL CARNEVALE” a cura dell’Associazione San Leucio A.P.S. alla frazione Borgo.
Il Sindaco
Avv. Girolamo Giaquinto
L’Assessore alle Politiche Culturali
Avv. Raffaele Guariniello