Via ai contributi per il settore della pesca e dell'acquacoltura in Campania
“Finalmente registriamo un provvedimento concreto da parte del governo per cercare di gestire la profonda crisi nella quale si trovano da tempo il mondo della pesca e l'intera filiera produttiva ittica, in Campania come nel resto del Paese”. A sostenerlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci Agroalimentare, dopo la pubblicazione del decreto direttoriale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che apre i termini di presentazione delle domande di sostegno per gli operatori del settore.
“Non è che un primo passo - ha proseguito il dirigente dell'associazione di categoria della cooperazione – per dare risposte ad una situazione che abbiamo posto sempre, con senso di responsabilità e spirito propositivo, all'attenzione delle istituzioni, per salvaguardare un importante comparto economico e migliaia di lavoratori che stanno resistendo con grande dignità e coraggio ai numerosi problemi che si sono determinati, a causa delle fragilità strutturali del settore e successivamente per gli effetti dell'emergenza Covid e del conflitto in Ucraina, che ha notevolmente incrementato i costi del gasolio e le spese delle attività di pesca, colpendo duramente soprattutto le imprese di piccole dimensioni e a conduzione familiare”.
Sono, quindi, state accolte con soddisfazione le novità: l'apertura dei termini di presentazione delle istanze per i sostegni economici, a valere sul fondo di 20 miioni di euro, già stanziati per lo sviluppo delle filiera della pesca e dell’acquacoltura.
Le domande per l'accesso ai contributi dovrà avvenire tramite internet, accedendo all'apposito sito web del Ministero, al seguente indirizzo digitale:
www.sian.it/sipaPubbl/aiutiCC1863_index.xhtml?prov_port=S
Il portale informatico dedicato alla procedura di inoltro telematico delle richieste di contributo sarà disponibile dalle ore 10,00 del 18 luglio fino alle ore 24,00 dell'8 agosto 2022. Si precisa, inoltre, che i termini di chiusra sono stati rettificati, con atto ufficiale, rispetto alle precedenti circolari ministeriali.