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Il Piano del "Distretto delle Castagne" per il rilancio della filiera in Campania

Organismo riconosciuto a livello miinisteriale che opererà nel settore della castanicoltura regionale e della filiera castanicola.

Nella sua prima Assemblea generale, svoltasi presso l'Osservatorio Appennino-meridionale dell'Università di Salerno a Fisciano, il Distretto delle Castagne e dei Marroni della Campania ha approvato all'unanimità il Piano delle proprie attività per i prossimi anni per il rilancio della Castanicoltura campana. Assemblea intensa e partecipata che ha visto la presenza degli operatori della filiera soci del Distretto (oltre 300, appartenenti a tutte le aree castanicole campane), coordinata dal presidente Antonio De Cristofaro e dal direttore Roberto Mazzei. Il Piano contiene la strategia e le politiche di governance che il Distretto porrà in essere sin da subito, contando sull'affiancamento e sul sostegno di tutte le istituzioni pubbliche, in particolare della Regione e del Ministero delle Politiche agricole e forestali, ma anche di tutte le autorità che operano sui territori. Il Piano prevede innanzitutto il varo di un serio e concreto progetto di filiera che possa finalmente segnare una svolta nel settore del castagno in Campania, dopo oltre 10 anni di crisi, dovute soprattutto ai noti problemi fitosanitari che avevano portato la produzione a livelli mai conosciuti in precedenza, con una perdita di PV stimata in oltre 400 milioni di euro.

La castanicoltura da frutto in Campania rappresenta il 50% circa di quella nazionale, in termini di produzione commercializzata e qui si concentrano gli impianti di lavorazione e trasformazione più importanti a livello europeo. Il Distretto è a sua volta il più importante a livello nazionale ed europeo e si candida a soggetto più rappresentativo degli interessi della filiera. Come è stato affermato negli interventi degli autorevoli relatori, la strategia di rilancio deve prevedere alcuni capisaldi di intervento che da troppo tempo attendono risposte, tra questi: - il completamento del quadro giuridico e regolamentare del settore, che pure ha avuto un'evoluzione positiva e significativa in questi anni in Campania, come ha ribadito con orgoglio nel suo intervento l'on. Maurizio Petracca, vicepresidente della Commissione agricoltura del Consiglio regionale, che si è impegnato ad intervenire anche sulla semplificazione delle norme, sul prezzario delle opere e sull'annosa questione dell'abbruciatura dei residui vegetali nei castagneti; - un deciso passo in avanti nella politica di valorizzazione della produzione, che passa necessariamente attraverso il rafforzamento delle IGP campane (Montella, Roccadaspide e Serino, e la prossima, Roccamonfina, in corso di registrazione). Il Distretto, in tal senso, affiancherà i Consorzi di tutela in via di costituzione e ha pronto il progetto per un'altra Indicazione geografica, la Castagna del Partenio, per la quale è stato di recente ottenuto anche il riconoscimento come PAT, da parte del Ministero; - l'introduzione e la diffusione delle innovazioni di processo ngli impianti produttivi, coniugando comunque questi interventi all'obiettivo primario del mantenimento della sostenibilità ambientale, che per definizione è alla base della castanicoltura. Da questo punto di vista, fondamentale dovrà essere il ruolo della formazione e aggiornamento degli operatori e della ricerca. A tal riguardo, il Distretto costituirà un proprio Comitato scientifico, che affiancherà il Distretto nelle scelte strategiche; - la realizzazione di progetti a forte valenza di attrazione turistica nei territori, come Le Strade della Castagna e l'inserimento dei prodotti a base di castagne nei menu enogastronomici; - la costituzione di una o più OP castanicole, che siano realmente strutturate e in grado di fare gli interessi dei produttori in un mercato nazionale ed internazionale sempre più competitivo.

Nel suo intervento di saluto, l'assessore regionale all'agricoltura Nicola Caputo, ha espresso la propria condivisione alle azioni previste dal Piano e ha rimarcato come il Distretto abbia interpretato nel giusto modo la norma che ha promosso la creazione dei distretti del cibo e della qualità in Campania, promuovendo un unico soggetto per tutta la filiera, rappresentativo e che può legittimamente candidarsi a interlocutore privilegiato presso le istituzioni. Gennarino Masiello, presidente della Coldiretti Campania e già presidente del comitato promotore del Distretto, si è complimentato con gli amministratori e gli operatori per aver portato a termine e consolidato un'inizitiva associativa ed inclusiva di rilevante significato, all'inizio niente affatto scontata. Adesso occorre passare alla fase attuativa, che passa necessariamente per una contrattualizzazione pluriennale che responsabilizzi tutte le categorie della filiera e che sia finalmente in grado di tutelare realmente la parte agricola, che è quella più di tutte maggiormente esposta alle ricorrenti crisi produttive e di mercato.

CONSORZIO DISTRETTO DELLA CASTAGNA E DEL MARRONE DELLA CAMPANIA

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