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14 mesi di pandemia, un vero crash test per il distretto conciario di Solofra

Volge al termine il primo semestre 2021, questi 14 mesi di pandemia sono stati un vero crash test  per il distretto conciario di Solofra, sono stati mesi difficili quelli del 2020 ed il primo trimestre 2021, i quali hanno segnato un’ ulteriore perdita  in termini di insediamenti produttivi e manodopera del 20% con un’incidenza maggiore sul comparto chimico e terziario. Nel secondo trimestre 2021 si sono visti i primi segnali positivi che si sono concretizzati nel mese di luglio, in cui abbiamo registrato un calo sensibile delle ore di cassa integrazione usufruite, in diversi opifici si sono registrate nuove assunzioni per circa una quarantina di lavoratori a tempo determinato, visto l’aumento degli ordini. Come sindacati di categoria non abbiamo mai nascosto le tante problematiche “ambientali-legalità-programmazione” del distretto, tra il 2019 e il 2020 abbiamo voluto ed ottenuto diversi tavoli presso la prefettura con tutte le forze ispettive e di controllo, ma allo stesso tempo, consci delle potenzialità racchiuse dentro il distretto più antico del mezzogiorno, continuiamo a credere fortemente che ci siano tutte le possibilità, le competenze, le professionalità, le risorse economiche per un forte rilancio, scrollandosi di dosso quell’ idea che ormai il distretto è senza speranza. Il Covid ha accelerato alcuni cambiamenti e dimostrato, ove c’era bisogno, che nessuno si salva da solo e difronte a problemi complessi c’è la necessità di essere competitivi, nel rispetto dei diritti lavorativi ed ambientali e fare rete con tutte le forze in campo soprattutto nell’area distrettuale. Come sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Legambiente Valle Solofrana, consapevoli che nei momenti di difficoltà bisogna lasciare la difesa e presentare proposte innovative in grado di connettersi con il futuro, abbiamo presentato una piattaforma programmatica aperta riscontrando, “anche grazie al Covid”, una partecipazione attiva da subito del Direttore della SSIP Imperiale, del presidente dei conciatori De Maio ,il presidente del Codeso Ferri e dell’amministrazione Comunale che ha dato corpo e gambe alle istanze  del distretto, creando un rapporto diverso con ASI Avellino, la quale ha  dichiarato che oggi un insediamento industriale differente dalla concia può insediarsi a Solofra, con l’apertura del Hub vaccinale per tutte le lavoratrici e lavoratori dell’area distrettuale, con l’approvazione del progetto esecutivo per la copertura delle vasche del depuratore. Il Sindaco Vignola ha dichiarato che, nei primi 15 giorni di settembre, convocherà il tavolo distrettuale per discutere delle opportunità concesse alle aree di crisi complesse. Nel 2021 si è notato in modo marcato la carenza di Tecnici innestando la ricerca di figure professionali e d’esperienza provocando una forte concorrenza a discapito delle aziende piccole. Da tempo stiamo rimarcando l’importanza di credere e valorizzare i percorsi scolastici e la formazione continua sfruttando anche le possibilità che offre il territorio sia l’istituto Ronca sia  ITS Moda, al Sindaco Vignola e al Delegato alla Provincia Giaquinto abbiamo chiesto un impegno maggior in tal senso, inoltre la SSIP ha dichiarato di voler fare un investimento di 300.000 in attrezzature presso il Ronca, consentendo agli alunni di acquisire ulteriori conoscenze, ma per effetto di alcune riassegnazioni al momento non ci sono gli spazi per ospitare queste attrezzature, aspetto che non ci possiamo permettere. Va ricordato che alla camera è stata approvata la proposta di legge sulla ridefinizione della missione e dell’organizzazione del sistema d’ istruzione e formazione tecnica superiore, in attuazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gli ITS sono la prima esperienza italiana, nata nel 2010, di offerta formativa terziaria professionalizzante legata al sistema produttivo territoriale, in linea con il fabbisogno del mercato del lavoro locale. L’idea è quella di rafforzare il canale di formazione post diploma dando più spazio al mondo del lavoro in quanto le aziende devono essere presenti, anche in gruppi o reti d’imprese, nella Fondazione ITS di riferimento. Nell’ultimo rilevamento di Indire (giugno 2021), sono stati analizzati 110 ITS (efficienza energeticamobilità sostenibilenuove tecnologie per il «made in Italy», sistema modacasaservizi alle imprese, sistema agro-alimentaremeccanicanuove tecnologie della vita, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo)nel territorio nazionale, 201 corsi conclusi nel 2019, di questi studenti il tasso di occupazione, ad un anno dalla fine del percorso, è all’80% di cui il 92% ha trovato un lavoro coerente con il percorso di studi concluso. Il distretto chiude per il periodo estivo con un cauto ottimismo per i mesi successivi, nei quali dobbiamo rafforzare la collaborazione in vista delle grandi sfide che ci attendono.

 

 

 

 

 

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