Solofra. Sismabonus ed ecobonus per tutti! ... Finalmente lo Stato agisce in prevenzione.
La vita degli italiani è da sempre accompagnata dai terremoti. Non c’è generazione che non ne ricordi almeno uno. Ogni volta siamo, purtroppo, costretti a ricordare le vittime e le tante chiacchiere su come scongiurare gli eventi: «si devono ristrutturare gli edifici prima che la disgrazia avvenga!», …ma, negli ultimi 50 anni non c’è stata alcuna prevenzione ed i terremoti hanno fatto ben 4.885 vittime (Belice, Friuli, Irpinia, Marche, Umbria, Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia Romagna, Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto)!
I costi della prevenzione non sarebbero, poi, nemmeno tanto proibitivi: nel 2012, il Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri (http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/08/26/16912/), ha stimato che per mettere in sicurezza le abitazioni private (per fare sì che un edificio non crolli durante il terremoto), lo Stato doveva spendere circa 94 miliardi di euro.
Perché non si è agito in prevenzione?
La prevenzione costa molto e non fa eco mediatico!
Dal 1968 ad oggi, abbiamo avuto 10 terremoti, più o meno uno ogni 5 anni, con circa 5.000 vittime: in queste catastrofi si è salvata solo l’eroica macchina della protezione civile, che ha sempre dato il massimo (ed anche più!), … ma non si possono tenere in piedi le case solo con i soccorsi post sisma, occorre ristrutturare gli edifici prima che crollino addosso alle persone, ma, finora, la politica ha sempre scommesso sulla vita della gente (!) sperando nella minore frequenza dell’evento e nel minor costo della singola, locale, ricostruzione post sisma!
Nel 2016, nell’articolo «Solofra. Troppe lacrime terremotate: i soccorsi, da soli, non possono tenere in piedi le case!»
(http://www.solofraoggi.it/views/pgnViewArt.aspx?art=S01_ARTCL_7432), chiedevo: «quante altre persone dovranno ancora morire, prima che un qualsiasi governo affronti seriamente il problema della ristrutturazione degli edifici prima del terremoto?»
Dopo quattro anni la risposta è finalmente arrivata. Per merito di un governo addirittura raffazzonato ed “appezzottato”, la prevenzione non è più un miraggio!
Grazie all'art. 119 comma 4 del c.d. Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito lella Legge n° 77 del 17 luglio 2020), edifici unifamiliari e condominiali, potranno godere di un superbonus pari al 110% delle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche su edifici ubicati in zone a rischio sismico 1, 2 e 3 (esclusi quindi gli edifici in zona 4) di cui all'OPCM n. 3274/2003.
Per questa tipologia di interventi, le spese sostenute dal 01.07.2020 al 31.12.2021 (ma la misura verrà prorogata fino al 2024 se non addirittura resa strutturale), potranno godere (a scelta del cittadino) della cessione del credito, dello sconto in fattura o di una detrazione Irpef pari al 110% (da ripartire in 5 anni) fino ad un massimo di euro 96.000: in pratica è tutto pagato dallo Stato.
Per rendere antisismiche singole abitazioni o condomini non si dovrà più aspettare un terremoto. Si agisce in prevenzione con un meccanismo anche abbastanza semplice. Basta rivolgersi a professioni specializzati e di fiducia: sono finanziate anche le spese tecniche. Ogni cittadino può godere del superbonus del 110% sia per l’abitazione principale che per massimo due “seconde case” urbanisticamente conformi.
Il superbonus del 110% è previsto anche per l’efficientamento energetico degli edifici ed è cumulabile con il sismabonus: in pratica, senza entrare troppo nel dettaglio, per una singola abitazione è possibile ottenere un sismabonus del 110% per interventi di adeguamento sismico fino ad un massimo di 96.000,00 euro, ed un ecobonus del 110% per vari interventi di efficientamento energetico (cappotto termico, sostituzione caldaia, sostituzione infissi e fotovoltaico), fino ad un massimo di 85.700,00 euro: tot. € 181.700,00.
Rivolgetevi con fiducia a professionisti abilitati, trattasi una misura grandiosa ed eccezionale a costo zero, che mette in sicurezza il patrimonio edilizio e lo rende anche efficiente dal punto di vista energetico (salvaguardando l’ambiente), che rilancia l’economia (ogni euro speso in edilizia ha un moltiplicatore di rilancio pari a 3: in Irpinia ci saranno interventi per circa tre miliardi, che rilanceranno l’economia per circa nove miliardi!), ma soprattutto che salverà tante vite umane!
Una misura di prevenzione e di rilancio economico così importante, finora, non era stata adottata da nessuna Nazione, ma ha ricevuto pochissima rilevanza mediatica.
Per una volta che il Governo ha fatto una grandissima cosa buona per gli italiani, la comunicazione ufficiale è stata a dir poco deficitaria, nota solo a pochissimi addetti ai lavori: andrebbero licenziati in tronco tutti gli addetti alla comunicazione, …e qualcuno di essi guadagna, addirittura, più del Presidente Conte!
mariomartucci