In questo particolare periodo di grave emergenza sanitaria non si fermano le attività di Arpac volte a garantire le prestazioni di servizi pubblici essenziali per la tutela dell’ambiente. L’Agenzia, infatti, continua ad assicurare le prestazioni analitiche e di monitoraggio indifferibili, coerentemente con quanto previsto nel documento di orientamento che il Consiglio del Sistema nazionale di protezione ambientale ha approvato lo scorso 13 marzo per garantire omogeneità di approcci su tutto il territorio nazionale, pur in un contesto in continua evoluzione.
Sulla base delle disposizioni nazionali e regionali che limitano la circolazione delle persone, con restrizioni della presenza sui luoghi di lavoro, favorendo il massiccio utilizzo della modalità del “lavoro agile”, l’Agenzia ha adottato provvedimenti per riorganizzare la propria operatività nella fase di emergenza sanitaria. Il commissario straordinario Arpac, Stefano Sorvino, su proposta del direttore tecnico facente funzione Claudio Marro, ha disposto che l’Agenzia garantisca le seguenti attività con presidio in servizio di personale, anche se turnato a rotazione:
• Attività analitica relativa alle acque potabili effettuata a supporto del Servizio sanitario, ivi compresa la radioattività;
• Attività analitica in materia di controllo degli alimenti (e prodotti deteriorabili in genere) a supporto del Servizio sanitario, delle Autorità giudiziarie, degli Uffici della sanità marittima;
• Attività di campionamento e analisi connesse con la legionella, se richieste da strutture del Servizio sanitario in conseguenza di situazioni emergenziali o situazioni critiche;
• Attività analitica effettuata a supporto di emergenze ambientali (incendi, eccetera) e sanitarie, di danno ambientale;
• Attività di accettazione campione dei laboratori.
Alle prestazioni di laboratorio sopra citate, si aggiungono le attività di monitoraggio ambientale, di misurazioni e di supporto che l’Agenzia continua ad assicurare in particolare nelle seguenti fattispecie:
• Monitoraggio della qualità dell’aria;
• Monitoraggio ambientale delle fibre aerodisperse di amianto su richiesta di Autorità giudiziaria, Polizia giudiziaria o per emergenze;
• Misure della radioattività nelle matrici sanitarie (a supporto del Servizio sanitario);
• Attività di supporto alla gestione delle emergenze ambientali;
• Attività delegata dall’Autorità giudiziaria a supporto della Protezione civile.
In ogni caso, Arpac opera nel rispetto delle normative di sicurezza nazionali e regionali, posticipando le attività non essenziali ed urgenti, di concerto con i soggetti interessati per modalità e tempistiche, compatibilmente con gli sviluppi dell’emergenza sanitaria in atto.
Il Dirigente Responsabile del Servizio Comunicazione
Dott. Pietro Funaro