Perchè tanti odiano il finanziere George Soros che ha speso miliardi in beneficenza?
Caro direttore, Michele Serra ha giustamente elogiato l’ex calciatore della Roma Daniele De Rossi per aver dichiarato di avere abbastanza soldi. Egli ha notato che sono molto pochi coloro che fanno dichiarazioni simili e che soprattutto i capitalisti finanziari mirano all’accumulo illimitato dei propri beni. Secondo lui il loro accumulo illimitato di beni certifica la morte dell’abbastanza. Alla luce di queste riflessioni assume un notevole valore la scelta fatta, fin dagli anni ’70, dal finanziere George Soros di donare molti soldi in beneficenza e di donarli ai movimenti e alle persone che avessero una sicura fede democratica. E non si capisce perché i sovranisti ce l’abbiano tanto con lui dato che, secondo me, il fatto che egli sia un finanziere dà ancora più valore alla sua scelta. Tra le tante sue attività benefiche citiamo: 1) l’aiuto agli studenti neri per frequentare l'Università di Città del Capo nel Sudafrica dell'apartheid; 2) l’aiuto ai movimenti e ai dissidenti che operano dietro la cortina di ferro della Russia; 3) la promozione della democratizzazione non violenta negli Stati post-sovietici; 4) i 100 milioni di dollari donati per sviluppare le infrastrutture Internet per le università regionali russe; 5) i 50 milioni di dollari donati per sradicare la povertà estrema in Africa; 6) i 50 milioni di dollari spesi per fornire aiuti educativi, agricoli e medici ai poverissimi villaggi africani; 7) gli aiuti a scienziati e università in tutta l'Europa centrale e orientale; 8) gli aiuti ai civili durante l'assedio di Sarajevo; 9) il finanziamento di Transparency International.
Franco Pelella