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Sabato 29 luglio - “Avanti Pop” seconda serata all’insegna degli artisti internazionali, dell’ironia di Fabio Canino e della filosofia del prof. Emilio Baccarini nel borgo di Capocastello

Entra nel vivo la XXIV edizione di Castellarte Festival Internazionale di Artisti IN Strada che si prepara a vivere un magico sabato di arte circense, musica, teatro, letteratura e filosofia tra i vicoletti e le piazzette di Capocastello.

Il programma di sabato 29 luglio è aperto da “Oltrepop. Giocarsi la letteratura”, la costola letterario-filosofica, nata dal lavoro del Gruppo Oltrepop e dalla sinergia con il festival filosofico Il Borgo dei Filosofi. Alle 12.30, infatti, presso l’antico Mulino ci sarà “Pasta e parole”, il primo dei due pranzi letterari (su prenotazione ai numeri 3270708641 o 3468630398) con Francesco Palmieri e il suo libro “Piccolo Drago. La Vita di Bruce Lee” e con Mario Vattani con “La via del Sol Levante”; alle 19.30, in Vico Mazzaratta, il Borgo dei Filosofi propone l’incontro “Filosofia in strada” con il prof. Emilio Baccarini, dell’Università di Roma Tor Vergata, presentato dal prof. Francesco Saverio Festa dell’Università di Salerno; alle 20.30 in Sala proiezioni, Stefano Marelli con “A dime, a dozen” e, alle 22, in Vico Mazzaratta, gran finale con Fabio Canino - noto al grande pubblico per la partecipazione come giurato a Ballando con le Stelle, - che presenterà il suo “Rainbow Republic”, romanzo distopico gay edito da Mondadori.

Dalle 20.30 fino a notte tutto il borgo sarà un brulicare di spettacoli di livello internazionale, con una particolare attenzione all’arte circense, da sempre uno dei punti di forza del programma di Castellarte. 

Per l’arte circense si esibiranno: il duo di giocolieri amato da Caparezza, La Sbrindola, definiti dal rapper salentino come dotati della “creatività straboccante di Frank Zappa e dell’energia devastante dei Sex Pistols”; il giapponese Eisuke Saito, proveniente dalla Scuola Nazionale di Circo di Sori e apprezzato per l’unione tra la tradizione della giocoleria rituale nipponica e il dinamismo del circo moderno occidentale; il marionettista ungherese Bence Sarkadi che unisce la tradizione dell’Europa Centrale al teatro contemporaneo; lo statunitense Mike Rollins con il suo teatro fisico e umoristico che porta lo spettatore in una prospettiva surreale; gli argentini Duo Laos, una coppia di acrobati noti in tutto il mondo per la poesia e l’atletismo della loro performance apprezzata anche nello spettacolo tv “Tu si que vales”; l’acrobata-performer giapponese Miyako Ishidate, detta la “Sirena Orientale” per il suo stile seducente e per la creatività del suo spettacolo che si svolge in una bolla di plastica con magnifici costumi e giochi di luce e gli acrobati spagnoli Bic Cirque con la loro performance con tessuti aerei, scale acrobatiche e trapezio per raccontare una storia d’amore piena di simboli e significati. 

Il fil-rouge che unirà le postazioni di tutti gli artisti di Castellarte è rappresentato dai Musicanti di San Crispino, la torrenziale e affollatissima marching band che torna a Castellarte a furor di popolo dopo aver imposto, già lo scorso anno, il loro sudato verbo musicale e aver lanciato la moda del “fazzotto”, il fazzoletto bianco con quattro nodi che aiuta il musicante girovago ad asciugare il sudore.  Oltre a loro ci saranno: i Veeblefetzer, tra indie-folk, gipsy, swing, rock’n’roll; i toscani Fantasia Pura Italiana già sul palco di Calcutta, I Ministri, Il Teatro degli Orrori e altri; La Lumanèra che ha Capocastello nel sangue e lo dimostrerà inondando il pubblico con calde atmosfere meridionali; i casertani Maleizappa che suonano come Blob corretto con l’anfetamina; l“uomo-orchestra” Michele Roscica che attinge a piene mani dal blues e dalla canzone napoletana per creare la sua magia di strada; sonorità afro i partenopei per i Batà Ngoma; demenziali e psichedelici ‘O CiucciariellO che hanno aperto i concerti di Roy Paci, Bandabardò, Tonino Carotone, Almamegretta; quasi art-rock quello de I Pennelli di Vermeer dal progressive alla canzone d’autore, passando per l’elettronica e il folk e, infine, The Easy Lovers, con un sound che rimanda ai grandi del rock.

Da non perdere il Teatro 99 Posti con la sua più recente produzione “Kappuccetto Rosso… a volte il vero lupo di appare nello specchio” scritto e diretto da Paolo Capozzo che sarà presentata in anteprima anche come digibook. Oltre a tutto ciò nei tre giorni del Festival saranno presenti tantissimi artigiani nelle botteghe allestite negli antichi “cellari” di Capocastello o negli stand situati nelle viuzze del borgo.

L’enogastronomia come sempre è un punto di forza della manifestazione che promuove il territorio del comprensorio del Partenio attraverso le sue tipicità e l’Irpinia tutta attraverso i suoi tre vini DOGC Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo ma anche attraverso le birre artigianali e i prodotti di tante giovani aziende agricole. Per i gourmet a disposizione quattro “Aree del Gusto” situate nei punti più affascinanti del borgo: il Ristorante e la Friggitoria che affacciano sull’antico Vagno; la Taverna sulla piazzetta della Concezione e la Braceria nei pressi del Mulino medievale.

Quest’anno Castellarte ha ottenuto l’alto patrocinio morale della Camera dei Deputati, importante riconoscimento del valore culturale di una manifestazione che ha saputo creare una formula di successo per la promozione del territorio, grazie all’unione di spettacolo, cultura ed enogastronomia.

 

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