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Salerno. IL SAN NICOLA APRE LE PORTE AL TEATROGRUPPO

Domani, mercoledì 12 luglio alle ore 19.00, nell?ex Convento San Nicola nel centro storico di Salerno la Soprintendenza ABAP, diretta da Francesca Casule, organizza un incontro  dal titolo  ?Un Patrimonio culturale della città: Il Teatrogruppo di Salerno 1968-1978  10 anni di ricerca?  con l?adesione ed il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Ebris che ha concesso a titolo gratuito gli spazi di via De Renzi 50. L?appuntamento rientra nell?ambito del progetto delle attività afferenti il settore  Demoetnoantropologico della Soprintendenza e nel quadro delle iniziative previste dalla Convenzione Unesco del 2003 ?Salvaguardia del Patrimonio culturale ed immateriale?, per l?avviamento della procedura per il riconoscimento del  Teatrogruppo a Patrimonio Culturale della città di Salerno. Saranno presenti: Francesca Casule, Soprintendente ABAP di Salerno e Avellino; Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno e Giulio Corrivetti, Fondazione Ebris, con relazioni di  Rosa CARAFA, Paolo APOLITO, Franco TOZZA e Giustina LAURENZI.  Nel corso della serata seguiranno proiezioni di filmati e interventi musicali di: TEATROGRUPPO, Tonino Esposito detto O? Stocco, Le Zampogne di Daltrocanto. L?ingresso è gratuito.

 

  Tra la fine degli anni '60 e per buona parte del decennio successivo, il Teatrogruppo svolse una vasta attività culturale che ottenne significativi riconoscimenti nazionali e internazionali. 

In quel contesto cittadino animato da un vivissimo fermento culturale, in cui tra l'altro era forte il dialogo dell'Università con la città, si svolsero quattro edizioni della Rassegna Internazionale di Teatro ?Nuove Tendenze?, e a dirigere quelle rassegne furono chiamati elementi di spicco nel  panorama culturale italiano:Giuseppe Bartolucci, Filiberto Menna e Achille Mango.

Proprio in quegli anni il Teatrogruppo si mosse tra sperimentazione teatrale, ripresa critica delle esperienze nazionali di folk revival, ricerca sul campo dei patrimoni di musica popolare in aree geografiche quali il Cilento, l?Agro-Nocerino-Sarnese e l?Irpinia delineando un campo di indagine e sperimentazione tra musica, teatro e fotografia.

Il teatro di ricerca, il teatro di strada, il teatro di animazione con i  bambini, gli spettacoli e le produzioni musicali come i due LP, con lo straordinario contributo grafico e vocale di Gelsomino D?Ambrosio sulla musica popolare della Provincia di Salerno e Avellino, sono stati gli aspetti più significativi del Teatrogruppo di Salerno.

Pur chiusa l'esperienza alla fine degli anni '70, il Teatrogruppo ha lasciato memoria di sé non solo entro i termini di una ricostruzione storica della vita culturale della città, ma anche in filoni di ricerca e approfondimento portati avanti negli anni successivi da alcuni dei suoi membri, come da altri gruppi e attività che si richiamarono alle sue esperienze.

 

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