"Altro che investimenti nella sicurezza nazionale!"
"In campagna elettorale sarebbe stato più corretto chiamarla elemosina"
“Siamo al Capolinea, pioggia di elemosine per Forze di Polizia e Militari. Avvertiamo grande preoccupazione per la sicurezza nel paese, personale delle forze di Polizia, sotto organico, suicidi a ripetizione, assenza della tutela legale, caserme fatiscenti e misure igienico sanitarie insufficienti, condizioni lavorative allo stremo per le esigenze straordinarie sistematiche e contestuali a palesi violazione dei turni di servizio, accordo nazionale quadro calpestato ogni giorno per l’evidente mancanza di strumenti necessari a garantire il diritto acquisito dai padri fondatori del sindacato! Pensioni ai minimi storici per la trappola del sistema contributivo, solo chiaramente per i più fessi!
Dulcis in fundo
Mentre accade tutto questo, il Governo propone un contratto economico relativo al triennio 2022/2024 per le forze di Polizia e militari di appena ottanta euro lorde, praticamente una miseria che non ha precedenti!
Dove sono tutti i politici che durante la loro campagna elettorale assicuravano di investire sulla SICUREZZA? Forese quei soldi che erano stati promessi alle forze di Polizia e militari, sono stati inviati altrove? ai paesi che sono in guerra?
Siamo amareggiati e preoccupati per il malcontento che attanaglia le categorie di lavoratori che indossano la divisa
Dopo decenni di elemosine, ancora una volta viene elemosinato un “sorso d’acqua” che non servirà a nulla, soprattutto per sostenere le spese quotidiane delle famiglie rispetto alla spesa pubblica che lievita ogni giorno senza alcun controllo da parte delle SS.LL., basti osservare i costi delle assicurazioni arrivati alle stelle! Auspichiamo che i soliti noti personaggi del mondo sindacale non accettano queste elemosine come già accaduto altre volte dove abbiamo visto vendere la pelle dei propri sostenitori…per quattro monete. Auspichiamo che si uniscano a noi come tanti altri sindacati che ancora credono nel loro mestiere per annunciare lo stato di agitazione e manifestazione di protesta poiché continuare a ricevere questa elemosina significa fare grossi passi indietro! Significa mettere a rischio l’economia dell’impiego pubblico, abbiamo diritto a più rispetto come accadeva negli anni 80 quando la politica faceva il suo dovere verso tutti coloro che indossavano una divisa e mettevano a rischio la loro vita per tutelare la sicurezza nel paese! Queste elemosine, per quanto ci riguarda potete darle ai bisognosi o aumentarvi i vostri stipendi come spesso fate! Come suol dirsi nella città di Napoli, o sazio nun crere a o riuno … colui che è sazio non crede a digiuno!"
Al Sig. Presidente del Consiglio
On.le Giorgia Meloni
Al Sig. Ministro dell’Interno
Prefetto Matteo Piantedosi
Al Sig. Ministro di Grazia e Giustizia
Dott. Carlo Nordio
Al Sig. Ministro della Funzione Pubblica
FIRME IN ORIGINALE AGLI ATTI
P. LE SEGRETERIE NAZIONALI
IL SEGRETARIO G. NAZIONALE
SIG. DE LIETO ANTONIO
IL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE
SIG. PICARDI FRANCESCO SAVERIO