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La comunità montorese approvvigionata dalle autobotti di acqua

 

Al seguito della riunione tenutasi mercoledi (18.12.2024) presso la Prefettura di Avellino sulla presenza del tetracloroetilene nel pozzo di Chiusa (Montoro), vi sono degli sviluppi. Al tavolo hanno preso parte, oltre al Prefetto, il primo cittadino di Montoro, Salvatore Carratù, l’Asl, l’Alto Calore, l’Ente Idrico Campano e la Provincia. L’Alto Calore ha assicurato che cambierà subito i filtri dei carboni attivi ubicati nel pozzo di Chiusa facendo sì che il tetracloroetilene scenda sotto la soglia dei 10 mcg previsti dalla legge. Ma per il sindaco Carratù la situazione resta preoccupante pure “se il dato indica 7 o 8”. Al sindaco montorese crea inquietudine anche il fattore che “il tetracloroetilene possa dare risultati discordanti tra i vari laboratori di analisi”.  Al momento la comunità montorese è approvvigionata dalle autobotti di acqua, nelle mattinate e serate, inviate dall’Alto Calore. A queste fanno ricorso anche tutte le attività commerciali, produttive e quelle dei ristoratori che, come la comunità, chiedono un monitoraggio continuo, con analisi, della falda acquifera. In pratica vogliono scrollarsi di dosso lo spettro del tetracloroetilene. 

D.G.

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