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Violenza domestica, Prisco: "Fondamentale la formazione dei soggetti istituzionali coinvolti"

 Dichiarazione del Sottosegretario al Ministero dell'Interno Prisco:

 

“Per un efficace contrasto alla violenza domestica e di genere è fondamentale la più stretta collaborazione tra soggetti istituzionali che, a diverso titolo, intervengono su questo tema. Occorre infatti un approccio multidisciplinare attraverso la formazione specialistica degli avvocati, dei magistrati, delle forze dell’ordine, della rete di assistenza sociale territoriale, assieme agli altri soggetti a diverso titolo interessati. E’ una battaglia che si vince sulla costruzione, sin dai banchi di scuola, di una cultura del rispetto, sulla repressione – e per questo sono state introdotte norme rafforzative – sull’attenzione della comunità, che può fungere da sentinella e denunciare i casi con efficace tempestività e sul reinserimento, ovvero l’offerta di una seconda opportunità, un'alternativa, in particolare alle donne vittime di violenza familiare.

Il governo Meloni si dimostra particolarmente sensibile su questo argomento: sulla Legge di Bilancio 2024 sono stati stanziati nuovi fondi, sono state introdotte le case rifugio e il reddito di libertà, nonché migliori tutele sia processuali che risarcitorie nei confronti delle vittime. Con l’introduzione ed il successivo rafforzamento del “codice rosso” con la legge 168 del 2023, le forze dell’ordine e la magistratura sono stati dotati di nuovi strumenti come l’utilizzo del braccialetto elettronico per la sorveglianza personale e l’istituto dell’allontanamento urgente dalla casa familiare. Su questo le forze dell’ordine – e in particolare la Polizia di Stato – sta da tempo formando gli operatori per un più efficace contrasto di questo tipo di reato, così come la magistratura, sempre più specializzata: questo consente una accelerazione dei processi interni alle procure per migliorare l’azione preventiva e repressiva. In ordine al Ministero dell’Interno, grazie alle nuove norme, è stata introdotta l’anticipazione della cosiddetta provvisionale, ovvero l’anticipazione dei risarcimenti che, come è evidente, non possono attendere la conclusione dell’iter processuale per essere erogati. La legge del 2023, che reca il contributo di vari ministeri come l’Interno, la Giustizia, la Famiglia e Pari opportunità, è ispirata proprio al criterio della multidisciplinarietà. Particolarmente rilevante è poi il contributo della rete territoriale dei centri anti violenza, che contribuiscono ad instradare le vittime verso il recupero di una quotidianità, anche fornendo loro una indipendenza economica ed abitativa che le liberi dalla dipendenza necessaria in molti casi per non ricadere nella spirale della violenza”.


E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco, intervenendo all’incontro conclusivo del corso di specializzazione per avvocati in materia di violenza di genere che si è svolto oggi al Viminale.

 

 

 

 



Delia Cipullo
- portavoce -
Ufficio Stampa SS Emanuele Prisco 
 

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