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Grande evento finale a Sant'Angelo dei Lombardi conclude la rassegna "Tra Chiostri e Conventi" ...

Platea gremita in ogni ordine di posto per l’inaugurazione del Chiostro di Santa Maria delle Grazie a Sant’Angelo dei Lombardi, per il grande evento finale dell’emozionante percorso culturale e artistico “Tra Chiostri e conventi – Percorsi di suoni e luci”. Emozioni, musica e danza hanno fatto da sfondo a questo ultimo appuntamento che ha avuto come tema “Gli angeli di Santa Maria”. Uno spettacolo teatrale e multimediale guidato dalla direttrice artistica Carmen Loiola che ha ricostruito la storia del luogo ripercorrendo la memoria di quello che fu l’Orfanotrofio dove per oltre un secolo generazioni di santangiolesi si sono formati. Un’ora e più nel corso della quale le quasi mille persone presenti sono state con il fiato sospeso, salutando alla fine con una lunga standing ovation . Una esordio che ha conferma la giustezza dell’intuizione dell’amministrazione comunale che ha restituito a Sant’Angelo e all’Alta Irpinia un luogo di grande prestigio e richiamo. Oltre ai tanti cittadini, presenti anche i sindaci di Monteverde, Morra De Sanctis ed Aquilonia. Toni Lucido della Pro Loco ha ricordato la vitalità di questo luogo, fulcro del paese e distrutto dal sisma dell’80 che portò via con sé tante vite, soprattutto di giovani che frequentavano assiduamente questo collegio: “Oggi quelle persone sono gli Angeli di Maria e che noi vogliamo ricordare. Abbiamo la necessità di ricostruire questo luogo che è può essere un luogo di memoria e solidarietà”, ha dichiarato Lucido, elencando i nomi di tutte le persone che in questo luogo hanno perso la vita. Un luogo che racchiude in sé vita e morte e che oggi è stato celebrato attraverso uno spettacolo unico ed emozionante che si è svolto tra i resti di quel Collegio, cuore pulsante della vita sociale e religiosa di Sant’Angelo dei Lombardi. L’intero progetto è ruotato intorno alla ristrutturazione e riqualificazione del Chiostro Santa Maria delle Grazie, attraverso eventi culturali e musicale per ricordare ciò che fu e che ancora vive nei cuori dei santangiolesi. Dopo aver ricordato l’architetto Donato Tartaglia venuto a mancare tragicamente lo scorso dicembre e pilastro portante dell’intero progetto, il sindaco di Sant’Angelo Rosanna Repole ha voluto riportare alla memoria questo luogo cardine della comunità santangiolese: “Se abbiamo potuto portare avanti questo progetto è stato grazie all’Architetto Tartaglia e mi dispiace che oggi non possa essere qui con me a parlarne. La memoria e il ricordo sono sempre importanti e danno senso alle comunità. Non vi è persona della nostra comunità che non abbia un legame e un ricordo di questo luogo, dall’asilo alla preparazione alla comunione. Anche io che vivevo fuori ho fatto la mia Prima Comunione qui. Oggi con questo spettacolo recuperiamo questa memoria. Ringrazio tutti coloro che contribuiscono alla valorizzazione di questo paese.” Un’occasione toccante che è stata accompagnata anche dallo scoprimento di due targhe commemorative: una in ricordo dell’Arch. Donato Tartaglia alla presenza della moglie e un’altra in ricordo di tutte le suore della Chiesa di Santa Maria delle Grazie che quella tragica sera del 23 novembre del 1980 hanno perso la vita. Dopo i saluti e le testimonianze portate dai presenti è stata la volta dello spettacolo che è riuscito ad incantare e regalare intense emozioni al pubblico. Sensazioni ed immagini di grande impatto che sono riuscite a coronare perfettamente il senso che sta alla base di “Tra Chiostri e Conventi” ossia la fusione perfetta tra luci e suoni per rivivere la storia e valorizzare la cultura e le bellezze del territorio altirpino, in particolare Sant’Angelo dei L. Tanti gli effetti speciali di luci a tratti soffuse e a tratti intense, inframmezzate da danze armoniose e cori di ragazzi e bambini che hanno saputo allietare i presenti con canti dolci, suadenti, ma nello stesso tempo carichi di una potenza espressiva straordinaria. Sullo sfondo di ciò che rimane dell’antico Convento santangiolese si è svolta la storia delle suore vincenziane profondamente devote a Santa Maria delle Grazie ed in particolare la storia di una ragazza che ha dedicato la sua vita alla Vergine Maria e alla vita religiosa: Alba Maggio. Si sono susseguite scene che hanno ricordato la quotidianità di una comunità che si svolgeva intorno a questo luogo sacro, proiettando sulle pareti i momenti di una vita andata, ma che nessuno dimenticherà mai.

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