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Avellino. Teatro Gesualdo, la nota di Carlo Sibilia (M5S)

“Lo spettacolo che sta andando in scena in questi giorni e che vede come attori protagonisti il sindaco di Avellino e il presidente del teatro Gesualdo non sarebbe mai stato inserito nella programmazione degli eventi” – così il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, a proposito del botta e risposta tra Foti e Cipriano sui mancati fondi e sulla gestione del Massimo di Piazza Castello.

“Quello a cui gli avellinesi stanno, loro malgrado, assistendo è una tragicommedia di scadente qualità che mortifica la storia e l’importanza di una struttura, il teatro Gesualdo appunto, che è il fiore all’occhiello di una città capoluogo in cui, da troppi anni ormai, non si riesce più ad avere una seria politica culturale. Le attività del Massimo, nonostante lo scempio di piazza Castello, sono un vanto per la comunità avellinese, irpina e campana e vederle piegate ai capricci, alle incomprensioni, alle rese dei conti di una classe amministrativa egoista e arrogante è davvero intollerabile” – incalza il parlamentare 5 Stelle.

“E’ uno scaricabarile tra Foti e Cipriano, che invece dovrebbero essere inchiodati alle rispettive responsabilità: da un lato, un primo cittadino che si accorge soltanto adesso di come è amministrato il teatro e, dall’altro, un presidente che, secondo il dossier firmato dai dirigenti comunali, forse è caduto in qualche errore gestionale. Ma Foti non aveva il diritto/dovere di controllare cosa accade al Gesualdo? Se sì, dove è stato finora? E Cipriano… non deve svolgere il suo ruolo nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia?” – domanda Sibilia, che aggiunge: “Non vorrei – prosegue Sibilia – che piazza Castello fosse solo l’ennesimo campo di battaglia per la resa dei conti all’interno del Pd che, a questo punto, non avrebbe la decenza nemmeno di tener fuori e salvare un’istituzione che è un vanto per la città anche al di fuori dei confini regionali”.

“Tutto questo – conclude il deputato del M5S – non fa altro che rendere più evidenti, laddove ve ne fosse ancora bisogno, le incongruenze e l’incapacità di una classe politica che fa dei beni comuni un teatro di scontri personali. Mi auguro che la vicenda venga risolta e archiviata quanto prima a garanzia della continuazione delle attività culturali del Gesualdo”.

 

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