Solofra. L U S T R I TEATRO: abbandonato ... per ipocrisia e/o volgarità?
Il temine “lustro” può indicare un periodo di tempo di 5 anni o la lucentezza di un oggetto. Il temine “lustro” è anche sinonimo di prestigio e reputazione. Opposti a “lustro” sono i termini: opaco, scuro, sporco, etc.
Il termine “lustro” è anche alla base di molti modi di dire: tirare a lustro (pulire ben bene); essere il lustro di qualcosa (costituire il prestigio di qualcosa); stare lustro (stare sereno o stare pulito), etc.
A Solofra il temine “lustri”, dopo il 19 settembre 2015, è diventato anche sinonimo di ipocrisia e volgarità.
Sabato 19 settembre 2015 presso il Centro Auditorium Asi, l’Accademia di Teatro “Città di Solofra” (istituita dal Comune di Solofra con delibera G.M. n° 40/2014), ha mandato in scena lo spettacolo “Macadamia Nut Brittle” (!
Spettatori non bigotti e di varia età, hanno abbandonato il teatro perché lo “spettacolo” era gratuitamente volgare, con ambiguità più che chiare, con continue simulazioni di mutilazioni, di punizioni corporali e di sesso: in pratica, … un ritrovo di allupati da cui fuggire quanto prima!
Non voglio in alcun modo discutere il contenuto dello spettacolo culturale andato in scena a Solofra: in primo luogo perché non l’ho visto; in secondo luogo perché non ho competenze culturali per esprimere giudizi su un’opera teatrale come “Macadamia Nut Brittle”.
Nessuno però ha avvisato che trattavisi di spettacolo riservato ad un pubblico adulto … la qual cosa è stata invece fatta per il successivo spettacolo “Breviario del caos” di Albert Caraco, scrittore, filosofo nichilista afflitto dall’angoscia di vivere, nato nel 1919 si suicida nel 1971 il giorno dopo la morte del padre, che tratta i seguenti concetti: “Il mondo è in preda al caos” ; “L'umanità è una massa d'ignoranti”; “Il mondo è una prigione e noi siamo come condannati a morte”; “Nel mondo l’unica cosa certa è la morte”; “Nessuna fede religiosa o politica può salvarci”( http://www.parlochiaro.it/libri-breviariodelcaos.htm).
Con tutto il rispetto per l’arte e per l’autore, queste cose le diceva anche mio nonno (nato nel 1907 e deceduto nel 1995), che non era affatto nichilista e nemmeno scrittore: prima della guerra aveva fatto solo la terza avviamento!
Personalmente ritengo che gli artisti, in scena, sono liberi di esprimere come meglio credono il loro estro creativo e che gli spettacoli - tutti gli spettacoli - devono autofinanziarsi e non usufruire di pubblico danaro.
È certo però che lo spettacolo cult “Macadamia nut brittle” andato in scena a Solofra, con contributi pubblici … ancora non ben definiti nel quantum, più che registrare lunghe file ai botteghini, ha fatto registrare repentine e rapide fughe dalle poltrone!
Si dice che il teatro sia finzione, ed il Comune si è adeguato: finge di promuovere eventi culturali, ma in realtà finanzia sempre la stessa Associazione Culturale (?), che ha ormai il monopolio sulle strutture pubbliche e sull’organizzazione di corsi di dizione e altri eventi “culturali” con il placet del Comune e con i fondi del bilancio comunale (determine R.G. n° 77/2015, R.G. n° 597/2014 ed R.G. n° 508/2015 ; delibere GM. n° 40 /2014; n° 87/2014; n° 21 /2015; n° 91/2015).
Con delibera G.M. n° 91 dell’11.06.2015 è stato infatti approvato il progetto "Lustri Teatro-Eventi culturali settembre 2015/giugno 2016", dichiarato “conforme alle finalità ed agli indirizzi formulati dall’Ente”.
Al punto 3) viene precisato che, per la parte economica, il programma annuale potrà avvalersi di contributi del Comune, di sostegni privati e di finanziamenti pubblici regionali!
Al punto 4) invece, si impone al Responsabile dell’Area Affari Generali di provvedere agli adempimenti che di volta in volta si renderanno necessari per l’attuazione del progetto culturale.
Più ipocriti (rectius: teatrali!) di così non si può essere!
Che significa che “per la parte economica” il programma potrà avvalersi di contributi del Comune?
Quanti soldi mette realmente il Comune di Solofra in questo progetto?
La delibera G.M. n° 91/2015, adottata da Vignola Michele, Guacci Maria Luisa, D’Onofrio Pasquale e Russo Michele, non lo dice affatto: si “maschera” il tutto trasmettendo il provvedimento al Responsabile “per gli adempimenti che di volta in volta si renderanno necessari”. …In pratica il funzionario dovrà impegnare i soldi che di volta in volta servono, senza indicare alcun limite!
Questa è una vera e propria vigliaccata, perché si fa ricadere sul funzionario la futura responsabilità dello sperpero di danaro pubblico per spettacoli “teatrali”!
Quanto al contenuto della rinomata opera teatrale Macadamia nut brittle, molti hanno scommesso che, se ne avesse avuta reale cognizione, persino il Sindaco avrebbe abbandonato la poltrona!
La prossima volta, Sindaco, si faccia spiegare bene, dal suo monopolista culturale o dal suo ufficio media, che tipo di spettacolo Lei fa rappresentare a Solofra … a sua insaputa con i soldi pubblici!
Mariomartucci