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Mercogliano. Presentata la XXII edizione di Castellarte con i giovani migranti, la società civile mercoglianese

Dal 24 al 26 luglio 2015 il borgo medievale di Capocastello a Mercogliano (Av) diventa il grande “palcoscenico diffuso” della XXII edizione di Castellarte Festival Internazionale di Artisti in Strada, il più importante del centrosud, con oltre 50.000 presenze l’anno. L’ammiraglia delle manifestazioni estive in Irpinia dedica la sua XXII edizione ai migranti; “Dis-Integrazione” è infatti il tema scelto quest’anno, partendo dall’esperienza di accoglienza di un centinaio di giovani africani a Mercogliano e ricollegandosi idealmente alla presenza degli esuli eritrei negli anni ’40. L’Associazione Castellarte ha voluto coinvolgere alcuni dei migranti ospitati nei dintorni di Mercogliano che, nel corso della conferenza stampa, hanno letto nei rispettivi idiomi il messaggio del Presidente Francesco Dello Russo e del Direttore Artistico Anna Di Nardo. I nomi di questi graditi ospiti della conferenza stampa sono: Ratan Sharif (Bangladesh), Jam Jawo (Gambia), WadasAhmad (Pakistann), Bello (Nigeria, Pa Landing Njie (Gambia) e Dimitri Meka (Repubblica Centroafricana). Oltre a loro hanno parlato Francesco Dello Russo e, per la direzione artistica, Giuseppe Ragucci, Fabrizio Pavarese, Francesco Arduino e Marianna Di Gaeta; altro gradito ospite della presentazione il Sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo e l’ex Sindaco di Conza della Campania Farese con l’Associazione Irpinia Onlus 2000 che dal 2003 sta realizzando iniziative di integrazione nel paese altirpino convolgendo anche i comuni limitrofi di Sant’Andrea di Conza e Bisaccia . Presenti anche gli esponenti dell’Associazione ELIS che si occupa di interpretariato dei suoni e che ha tradotto ciò che si diceva nel linguaggio dei segni per gli audiolesi che hanno preso parte alla presentazione e i giovani di Mogolab, già protagonisti del workshop sulla piattaforma open source Arduino e presenti a Castellarte con una postazione munita di stampante 3D che realizzerà gadget con il logo del Festival. A Capocastello, il borgo medievale di Mercogliano (Av), una nutrita pattuglia di artisti internazionali rinnova l’incanto di una manifestazione che sa portare al suo pubblico le performance più originali e qualitative del settore, in grado di coinvolgere e sorprendere per creatività e maestria. Passeggiare nei vicoletti lastricati in pietra, ammirare le evoluzioni degli acrobati, ascoltare i mille suoni diversi di gruppi e marching band, gustare i sapori della tradizione irpina, sono le sfaccettature di un’esperienza unica che si rinnova anno dopo anno per declinare in modi sempre nuovi l’amore per l’arte in strada, quella senza filtri, che vede il pubblico protagonista. L’arte circense trova la sua punta di diamante nel fachiro inglese Thomas Blackthorne, dark e carismatico vincitore di due Guinness World Record, semifinalista in Italia del talent di Canale 5 “Tu sì que vales” e protagonista di uno show ad alta tensione, con introduzione in gola di spade, trafittura delle guance con spilloni e altre terrificanti esperienze che gli hanno valso fama mondiale. Fondono teatro di strada e circo contemporaneo gli artisti della Compagnia Joculares, con la loro unica alchimia tra giocoleria acrobatica, verticalismo, funambolismo, danza e fuoco; ci si diverte con le evoluzioni aeree dell’acrobata comico Mr. Lucky Lo Sciroppato in bilico su parallele e pile di sedie e con lo show di Unnico, acrobata a due zampe in compagnia del suo cane Spank, per numeri di equilibrismo e clowneria; si ispira ai maghi d’altri tempi Trabük, incantatore di piazze in America, Asia ed Europa grazie al suo carisma e ai giochi con piccoli oggetti di uso quotidiano, mentre il grande Adrian Bandilari, burattinaio argentino di casa nei programmi tv per bambini di grandi emittenti europee e americane, rinnova la magia delle sue storie oniriche ricche di poesia e divertimento. Ben due le marching band che percorreranno in lungo e in largo le viuzze del borgo trascinando i passanti in travolgenti funky e strambe coreografie: la ConturBand e I Musicanti di San Crispino. Tra ottoni bandistici, chitarre tex-mex, trombe mariachi, lirismo morriconiano e sfuriate balkan punk la musica dei Gattamolesta è l’onda anomala perfetta per il pubblico di Castellarte che potrà galvanizzarsi anche con il rockabilly della Marilù Band, formazione cult di casa in manifestazioni vintage blasonate come il Summer Jamboree di Senigallia: atmosfere mediterranee condite dal charango, cajon, riqq e tar per gli ArsNova Napoli e, sempre nel filone popolare, le ballate di Piero Pesce & Le Questioni Meridionali che attingono alle tradizioni calabresi, l’impasto di suoni briganti e impegno sociale de I Lumanèra e i pirotecnici Molotov d’Irpinia, una delle giovani realtà irpine più interessanti. Sonorità alternative-rock con forti ispirazioni alla musica dei suoi concittadini Beatles per Jules Reid da Liverpool e un inedito Vinyl Gianpy, con un affascinante percorso nella storia del blues scandito da caldi vinili e aneddoti sui grandi bluesman raccontati dal “dj del popolo”. Due autentiche chicche sono rappresentate da Ihaela Pinto, soprano e terapeuta del rilascio emozionale, con i suoi tarocchi di Pinocchio a metà tra allegoria e terapia e Pier Francesco Betteloni, originale poeta che compone i suoi versi all’impronta, ispirandosi alla fisiognomica di chi glieli richiede e colorandoli con inchiostri del colore adeguato. Il teatro, sempre presente a Castellarte, sarà rappresentato dalla compagnia Esperimento Teatro con il suo spettacolo di ricerca e dalla forte valenza sociale e dall’Associazione ELIS che si occupa di interpretariato dei suoni e, solo domenica 26, porterà in scena “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupery con la traduzione nel linguaggio dei segni per gli audiolesi. L’enogastronomia del comprensorio montano del Partenio sarà declinata in diverse postazioni lungo il perimetro delle aree spettacolo per degustazioni di prelibati manicaretti della tradizione realizzati con prodotti tipici di pregio e innaffiati dagli ottimi D.O.C.G vanto dell’Irpinia. Nel ristorante di Castellarte ci saranno: I Sapori Nascosti, Il Vecchio mulino e My Chef, mentre l’Associazione curerà direttamente le tradizionali Aree del Gusto (Bracerie, Friggitoria, Taverna).

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