Solofra, Salerno-Agropoli . “Antani, come se fosse antani,..” : quando lo “scappellamento” è a sinistra …piccoli De Luca crescono!
Il ventennio berlusconiano è stato caratterizzato dalla insensibilità istituzionale del centro-destra che ha avallato ogni volere dell’unico vero capo , e, giù, leggi ad personam, abusi di diritto e/o uso improprio del diritto. Delle vere e proprie “supercazzole”: la maggioranza berlusconiana “aveva ragione” per il sol fatto di essere stata democraticamente eletta dal popolo e nessuna legge aveva valore legittimo se “disturbava” il manovratore eletto dal popolo e… Ruby rubacuori era “veramente” la nipote di Mubarak!.
Contro le “supercazzole” del centro-destra, si sono mobilitanti in tanti, a livello politico, a livello istituzionale e anche a livello di “società civile” con i famosi “girotondi”.
Permettetemi però un omaggio al grande Pietro Germi e al suo geniale film “Amici miei” (diretto nel 1975 da Mario Monicelli), che ancora caratterizza la vita degli italiani. Il film narra la vita di quattro inseparabili amici d'infanzia fiorentini : il conte Raffaello Mascetti (Ugo Tognazzi) nobile decaduto, Rambaldo Melandri (Gastone Moschin) anonimo architetto, Giorgio Perozzi (Philippe Noiret) redattore capo di cronaca e Guido Necchi (Duilio Del Prete) gestore di un bar con sala da biliardo. Al gruppo si aggrega poi il professor dottor Alfeo Sassaroli (Adolfo Celi), brillante e annoiato primario ospedaliero.
I protagonisti, giunti alla cinquantina, affrontano i loro disagi esistenziali con le famose "zingarate" (scherzi a danno di malcapitati) : nel film ha origine il termine “supercazzola“, neologismo che indica un nonsense, una frase priva di senso logico composta da un insieme casuale di parole reali ed inesistenti, dette in modo ingannevolmente forbito e sicuro ad interlocutori che pur non capendo nulla, alla fine, la accettano come corretta. Ricordate la famosa frase del CONTE MASCETTI : « Antani, come se fosse antani, anche per il direttore, la supercazzola con scappellamento… destra, per due».
Bene, mentre volge al termine l’epopea berlusconiana, la vita degli italiani continua ad essere investita da “supercazzole”…. ma questa volta… lo scappellamento è tutto a sinistra! Oggi però non si “ribella” più nessuno, ne gli uomini politici (e come potrebbero con le larghe intese!), ne i rappresentanti delle istituzioni (Re Giorgio ha abdicato per il giovane Mattarella che continua a non vedere e non sentire!) e nemmeno i girotondini della società civile che, giro, giro tondo ..sono finiti tutti con ”il sedere per terra!
Cosi la legge e le leggi continuano ad essere un optional ed il diritto viene usato, eluso ed interpretato alla bisogna dai nuovi produttori di “supercazzole” .
In tutti i livelli istituzionali si manifesta l’imperio PD : All’Asi di Avellino, ci deve andare per forza Vignola anche se è ineleggibile (art. 4 comma 1 lett. a LR n°24/2012); alla Regione Campania l’ex sindaco e sceriffo di Salerno Vincenzo De Luca che più che far rispettare la legge la elude : prima la legge sulla palese incompatibilità tra la carica di Sindaco e quella di Vice Ministro alle infrastrutture e ai trasporti (artt. 2, comma 1, lett. a L. n. 215/2004 e 13, comma 3 L. n. 148/2011) e poi la legge Severino sull’incandidabilità dei condannati per abuso d’ufficio anche in primo grado ….usando strumentalmente i ricorsi giurisdizionali, non per tutelare i suoi diritti soggettivi, ma per non far “decadere” il consiglio comunale di Salerno e per mantenere in piedi, comunque, la “sua” Giunta…… ma le “supercazzole con lo scappellamento a sinistra” non finiscono qua …e piccoli De Luca crescono!
Ad Agropoli, Franco Alfieri, “Renziano e Deluchiano di ferro”, per candidarsi alle prossime regionali, invece dimettersi da sindaco facendo decadere il consiglio comunale e la “sua” Giunta (la legge elettorale regionale emanata da Caldoro impedisce ai sindaci di città oltre i 5 mila abitanti di correre alle elezioni regionali a meno che non si dimettano dalla carica …), si inventa una “supercazzola” ed “abusa” del diritto (Si ha abuso del diritto quando il titolare di un diritto, pur in assenza di divieti formali, lo eserciti con modalità non necessarie ed irrispettose del dovere di correttezza e buona fede ...etc) con uno stratagemma per candidarsi ugualmente senza commissariare il Comune : il Sindaco Alfieri, il 2 marzo (subito dopo la vittoria alle primarie di De Luca), si fa multare per divieto di sosta e impugna la multa per creare la “lite pendente” con l’Ente che importa, ex art. 63 comma 4 TUEL, la decadenza del sindaco , e, lo sbandiera anche ai quattro venti : come se fosse un merito aver “aggirato” la legge!
IRONIA DELLA SORTE : finora, Alfieri, era noto alle cronache solo per aver comminato ad Agropoli 50 mila multe! Per carità la legge elettorale regionale voluta da Caldoro è sicuramente penalizzante per le aspirazioni dei Sindaci, ma certi comportamenti “raggiratori” dei Sindaci (da Vignola a De Luca e ad Alfieri) incrinano la fiducia nei cittadini nelle istituzioni : i politici si fanno e le leggi .. le eludono….e si vantano pure!
E pensare che tanti anni fa un uomo (Socrate) ingiustamente accusato di empietà e d'illegalità nel processo “promosso” (guarda caso!) da un autorevole esponente del partito democratico (tale Anito), bevve la cicuta , per essere fedele fino alla fine all’ insegnamento sulla giustizia e sul rispetto della legge cui l'individuo deve subordinare il proprio bene individuale in virtù di quello collettivo!
mariomartucci