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130 anni di Solofra

Solofra compirà 130 anni, il 14 febbraio prossimo, da quando ricevette il titolo (puramente onorifico), di Città dal Re d’Italia Umberto I col regio decreto del 14 febbraio 1895. Sfogliando le pagine della storia solofrana, da quell’anno, notiamo che la città, è stata guidata da ben 24 sindaci (alcuni più di una volta) e 6 commissari prefettizi. Circondata dai monti e ricca d’acqua, Solofra passò dall’agricoltura all’industria grazie alla concia delle pelli che divenne così la sua monocultura nota non solo in Italia bensì in tutto il mondo. Ha attraversato momenti positivi e negativi. Tra questi ultimi ricordiamo l’emigrazione, prima e dopo il secondo conflitto mondiale, per le Americhe, in Europa ed al nord Italia; il bombardamento del 21 settembre 1943 che causò vari lutti alle famiglie solofrane ed infine il terremoto del 23 novembre 1980 che mise in ginocchio la città conciaria come pure l’Irpinia. Tra i positivi spicca la reazione dei solofrani al sisma, infatti furono riaperte le fabbriche conciarie una settimana dopo. Poi la ricostruzione anche se non ha reso una Solofra più libera e fruibile per i cittadini. Altra nota positiva è data dal fattore che i solofrani si sono sempre distinti nelle variegate forme dell’arte, della musica e dello sport grazie pure alla presenza sul territorio di varie strutture scolastiche e sportive. Solofra ha vissuto altri momenti positivi ma l’elenco risulta piuttosto lungo. L’evento storico sarà ricordato, dall’amministrazione comunale, con la locale biblioteca “Renato Serra”, presso l’Istituto Comprensivo “Francesco Guarini” il 14 febbraio 2025.

D.G.

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