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Prisco: "Mai più negazione o alterazione della verità storica"

 Dichiarazione del Sottosegretario al Ministero dell'Interno Prisco

 

"Oggi, nel Giorno del Ricordo, rendiamo omaggio alle vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata: una tragedia a lungo dimenticata che pure ha segnato la nostra storia e che ha visto migliaia di italiani, uomini, donne e bambini, essere vittime di violenza e dell'odio messo in atto dai partigiani titini nelle terre del confine orientale. Vittime anche dell’oblio di chi, nella nostra Nazione,  per troppo tempo li ha dimenticati, fino ad arrivare talvolta a negare quella tragedia: il ricordo è un obbligo di verità e giustizia. Coloro che non finirono trucidati nelle foibe furono costretti a lasciare le proprie case, le proprie terre, per sempre. Unica colpa essere: italiani.

Oggi, rinnoviamo il nostro impegno a non dimenticare mai più, che è poi l’impegno di tutta la Nazione. E ogni volta, come ancora di recente, capitano episodi di “oltraggio” ai monumenti o di negazione o alterazione della verità storica, si conferma la necessità e l’attualità di riaffermare questa verità storica, per combattere il seme dell’intolleranza e dell’odio politico. E più di tutto, la necessità di lavorare incessantemente per restituire ai nostri connazionali almeno la dignità di una memoria condivisa da tutta la Nazione". 

 

E' quanto afferma il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco, in occasione della Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano - dalmata.

 
 










 
Delia Cipullo
- portavoce -
Ufficio Stampa SS Emanuele Prisco 
 

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