Giornata Europea della Giustizia Civile
Maria Rosaria Covelli, Presidente del distretto partenopeo, ha introdotto i lavori, moderati dal Consigliere della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Mungo, sottolineando che: “La giustizia civile ha un ruolo di centralità nella tutela dei diritti, come emerge dall’art. 24 della Costituzione, ed è sulla sua efficacia ed efficienza che si misura la credibilità di un Paese”
“È necessario – ha proseguito Aldo Policastro – che anche i pubblici ministeri diventino specialisti del diritto civile, visto il ruolo che hanno nei procedimenti di volontaria giurisdizione e diritto di famiglia, sede in cui sono portatori di interessi pubblici”. Il Procuratore Generale ha infine auspicato, in tal senso, una riorganizzazione del settore degli affari civili presso le Procure e presso la Procura Generale e di una sinergia con il Tribunale civile e con le sezioni civili della Corte d’Appello.
Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale di Napoli ha esordito affermando il raggiungimento degli obiettivi del PNRR, grazie all’impegno dei magistrati e degli addetti all’ufficio per il processo, a fronte dell’enorme numero di procedure trattate e pendenti. Successivamente ha posto all’attenzione della platea l’importanza della mediazione e dell’intelligenza artificiale: “Desta tantissima curiosità, ma il nostro settore è fatto in gran parte di umanità. Ben venga quella artificiale, ma è fondamentale che rimanga l’intelligenza umana con le sue passioni e le sue conoscenze”.
È stata poi la volta degli studenti dell’Isis Enrico Caruso di Napoli, che hanno sollecitato i relatori a rispondere, fra gli altri, sui temi del rapporto della giustizia civile italiana con quella europea, dell’impatto delle lungaggini giudiziarie sullo stato psicologico ed economico dei cittadini, dei rimedi da approntare, sulle norme procedurali, sull’accesso alla giustizia civile e sui costi ad essa connessi.
Raffaele Sabato, Giudice per l’Italia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ha voluto rispondere ai tanti quesiti posti e a quello riguardante la giustizia nel prossimo decennio: “La giustizia si sta evolvendo verso l’arbitrato e la mediazione, mentre tra le funzioni che permarranno vi è quella tutelare”. Inoltre, ha sottolineato il “ruolo educativo degli Uffici Giudiziari” e l’importanza della tutela dei soggetti fragili e vulnerabili e della condivisione con la società civile delle attività dei tribunali.
Roberta Metafora, ordinaria di Diritto processuale civile all’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, ha sollevato il problema delle continue riforme del codice di procedura civile che comunque hanno posto l’attenzione sull’istituto della mediazione, da ritenersi complementare rispetto alla giustizia ordinaria, mentre l’intervento di Valeria Marzocco, ordinaria di Filosofia del diritto dell’Università degli studi di Napoli Federico II ha approfondito la tematica e le problematiche legate all’intelligenza artificiale, analizzandone potenzialità e complessità.
Sono intervenuti, inoltre, Tullio Morello, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Carmine Foreste, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Paolo Aponte, Presidente Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola, Barbara Di Tonto, referente per la formazione decentrata della Scuola Superiore della Magistratura.