“Lineapelle 2024 - autunno-inverno"
Un' ancora di salvataggio per il comparto pelli italiano
La tre giorni (17/19 settembre) della fiera milanese “Lineapelle 2024 - autunno-inverno”, è sembrata una sorta di ancora di salvataggio per il comparto pelli italiano che non gode buona salute secondo i dati forniti da “Assopellettieri”. Infatti è visibile una flessione del -10% per il fatturato e del -19% per la produzione industriale. Da segnalare il continuo ricorso alla cassa integrazione. Tutti gli espositori solofrani e non, sono concordi nell’ammettere che “E’ stata una fiera di transizione perché veniamo da un momento non facile e quello che verrà sarà complicato visto le varie situazioni politiche mondiali”, come pure che “il mercato del lusso stenta a partire”. E sono in arrivo anche delle normative europee che comporteranno molti cambiamenti per le aziende. Gli espositori solofrani non si arrendono, anzi già pensano al futuro con “progetti sullo sviluppo di nuovi materiali e sulla sostenibilità” come pure attuare “investimenti per la ricerca, la creatività e lo sviluppo che sono la base della continuità”. Gli operatori conciari solofrani lamentano l’assenza del cambio generazionale in conceria visto che “le maestranze di una volta sono in pensione”. L’opificio conciario non presenta più il lavoro usurante di una volta visto che è stato defenestrato dai macchinari e dalla tecnologia, però i giovani mostrano titubanza verso il lavoro conciario. Qualche espositore sottolinea “dobbiamo lavorare molto sui giovani e prepararli all’ingresso nel mondo conciario” soprattutto in quei settori dove scarseggiano le competenze. Qualche giovane espositore solofrano ha sottolineato “Abbiamo notato che l’età media dei rappresentanti, prima alta, è molto più bassa e ciò fa notare appunto un incremento dei giovani nel settore, tra l’altro rappresentano grandi firme e si interfacciano con i produttori di pelle”. Gli operatori conciari locali già pensano alla prossima fiera Lineapelle (primavera-estate) che si terrà in febbraio 2025.
D.G.