Logo

Il calcio, cartina di tornasole della società

I Campionati mondiali di calcio, in svolgimento in Brasile, ci stanno regalando delle sorprese davvero inattese; dopo le prime partite, abbiamo già dei verdetti: Spagna ed Inghilterra eliminate, mentre l’Italia rischia la medesima sorte, se non dovesse, almeno, pareggiare nell’ultimo match della fase a gironi. 
Senza voler entrare nel merito delle discussioni squisitamente tecniche, circa i motivi che hanno portato nazionali blasonate a fare simili figuracce, forse una riflessione andrebbe articolata su un dato, che sportivo solamente non è: tutte le squadre del vecchio continente si stanno, per lo più, dimostrando inadeguate alla competizione importantissima - alla quale partecipano - tranne Francia, Olanda e Germania, che finora non hanno deluso, rispettando il pronostico della vigilia, che le vedeva come possibili protagoniste del torneo calcistico più importante. 
In particolare, le Nazionali, che sono venute meno, hanno dimostrato di non essere state in grado, nel corso degli anni, di organizzare un opportuno turn-over, che consentisse loro di portare alla competizione brasiliana una generazione, finalmente, rinnovata di calciatori: è il caso di Italia e Spagna, che continuano a giocare con i campioni del mondo, rispettivamente, del 2006 e del 2010; è il caso, ancora, dell’Inghilterra che, pur non avendo vinto recentemente un torneo internazionale di primissimo livello, ha una leva di calciatori vecchi e, talora, demotivati, in quanto già reduci da cocenti sconfitte nelle edizioni precedenti. 
Le rappresentative sudamericane, favorite anche dal clima, cui sono abituate, palesano invece un grande merito, indipendentemente dall’esito sportivo, che maturerà nelle prossime settimane, vincolato a molti fattori: ogni Paese del Sud-America, infatti, ha presentato una nuova generazione di calciatori, che - campioni o meno - potranno assicurare, almeno, il giusto entusiasmo ed una condizione più idonea per reggere uno sforzo fisico notevole nell’arco di quattro settimane intense di gare. 
Quindi, un dato è incontrovertibile: nazionali europee vecchie e demotivate a fronte di squadre latino-americane composte da giovani in perfette condizioni psico-fisiche. 
Il calcio, così, diventa cartina di tornasole per capire società che, ormai, presentano un gap ben diverso da quello che esisteva, fra loro, solo fino a pochi decenni or sono. 
Infatti, come le squadre, anche i rispettivi milieux sociali presentano caratteristiche analoghe: quelli europei, nel mondo del lavoro, come in politica, sono ancora costruiti, per lo più, su criteri gerontocratici, mentre le società del Sud del mondo, per effetto di tassi demografici ben diversi, sono in grado di assicurare il ricambio in modo più sistematico e, soprattutto, efficace.
Si registra, quindi, un trend che, nei prossimi anni, si accentuerà sempre più: da un lato, realtà sociali e produttive bloccate e sclerotizzate mentre, dall’altro, società dinamiche ed esplosive, caratterizzate da un attivismo notevole e, soprattutto, portatrici di novità, che hanno effetti benefici per il mondo intero. 
Peraltro, anche quelle nazioni del vecchio continente, come Germania e Francia, che si dimostrano dinamiche allo stesso modo dei Paesi del nuovo mondo, possono essere tali perché, negli ultimi decenni, hanno realizzato una politica migratoria, che ha consentito loro di ricevere i flussi provenienti dalle aree più povere, per cui i rispettivi contesti nazionali si sono rinnovati con l’ingresso in massa di “nuovi” cittadini, portatori di freschezza, vitalità e di volontà di cambiamento, che hanno dinamizzato consessi che, altrimenti, sarebbero rimasti fermi ed inviluppati. 
Ci vorrà, forse, un “Renzi”, anche, per la Nazionale di calcio ovvero sarà opportuno che la ventata di cambiamento, portata a Palazzo Chigi dall’attuale Presidente del Consiglio, si allarghi finalmente all’intera società, interessando qualsiasi altro momento della vita politica, istituzionale e produttiva del nostro Paese? 

Rosario Pesce

 

Condividi quest'articolo

Altri articoli di Sport


Contattaci

  • Telefono: 347/ 5355964

  • Email: solofraoggi@libero.it

  • Email: ilcomprensorio@libero.it

Seguici