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Pratola Serra. Musto: "Un Project financing per l'Istituto Scolastico"

E' erroneamente d'uopo, nelle competizioni elettorali, adottare spesso uno stile che definire approssimativo equivarrebbe ad un eufemismo; che comporterà false e facili promesse che tenderanno, poi, a contraddire, nei fatti, l'autore di cotanta superficialità. Ed è questo il caso dell'annosa questione della scuola elementare di Pratola Serra, sulla quale si è offerta, in tempi recenti, una rapida, per quanto discutibile, soluzione che non ha ancora trovato riscontro nella realtà, imprigionata nella maldestra propaganda di chi aveva esigenza di realizzare l'effimero consenso. Oggi siamo alla resa dei conti, quando la foga dell'arrogarsi competenze che evidentemente non si posseggono si palesa come una scongiura sul capo di chi è costretto a fare tutto e il contrario di tutto. 
E finalmente, ahimè, si è giunti alla conclusione che ciò che si proponeva come concretizzabile mediante giochi di palazzo, incontri con "amici di amici" piuttosto che riuniti sotto l'infallibile e sempre attuale vessillo della "legalità" ad ogni costo si sia schiantato contro il ben noto muro di gomma della burocrazia italo-campana. 
 
Ma veniamo a noi, al tangibile, al triste risveglio da una campagna elettorale che doveva essere condotta in modo diverso e che avrebbe dovuto riunire la nostra comunità, dopo due anni di commissariamento: recriminare sul passato, distribuendo colpe a destra e a manca, non allontana le tante questioni aperte e reali. Ed una di queste, la più importante, resta sicuramente la vicenda che riguarda l'Istituto Comprensivo, una ferita che non vede ancora elementi di rimarginazione. 
Per affrontare questo problema, bisogna partire da due considerazioni, la prima di tipo economico e la seconda riguardante l'aspetto più pragmatico, che guardi ai veri bisogni dei nostri studenti. 
Innanzitutto, la bolla per lo più speculativa che ha inflazionato il prezziario pubblico riguardante i materiali edili ha direttamente agito sul costo finale di qualsivoglia opera, facendo sì che ciò che nell'era pre-covid era stimabile ad 1 oggi abbia raggiunto 2,5/3. Ergo, un plesso scolastico che poteva essere ultimato con un'ulteriore spesa di un milione di euro, oggi ne necessiterebbe di oltre due e mezzo.
Al secondo punto, vagliamo l'aspetto effettivo dell'infrastruttura che insiste sul comune di Pratola Serra e delle vere necessità che vantano i relativi utenti. Sia l'edificio che ospitava la scuola elementare oggetto del finanziamento pubblico - solo parzialmente reperito - che quello che da sempre era destinato agli alunni delle medie risultano palesemente anacronistici, con imponenti androni ed innumerevoli stanze che da decenni non rispondono più alle fattuali esigenze quotidiane.
Oltretutto, teniamo conto che sarebbe una narrazione del tutto fantasiosa azzardare la benché minima possibilità secondo la quale un comune irpino possa realizzare opere che abbisognano di tali disponibilità utilizzando fondi meramente comunali.
 
Ciò premesso, una valida soluzione per restituire un plesso scolastico alla nostra comunità sarebbe quella di coinvolgere investimenti privati che garantiscano, in tempi relativamente rapidi, fattibilità ed efficacia al progetto stesso. Sarebbe buona cosa, invece di perpetrare ai cittadini ulteriori ed illusorie chimere, avvalersi subito di uno studio tecnico dettagliato che possa favorire un project financing che ci consegni una struttura finalmente smart ed ecologica, che sia dialogante con il Palazzetto dello Sport e che venga accolta dalla Villa Comunale, che permetta, insomma, agli alunni del prossimo futuro di ottenere possibilità al passo con i tempi. 
Ciò, inevitabilmente, comporterebbe il sacrificio della superficie dove insistono le ormai macerie di quella che fu la scuola elementare, a vantaggio di una edilizia sostenibile che costituirebbe la contropartita probabilmente adeguata rispetto all'ingente mole di denaro privato che dovrà essere impiegato per l'ambiziosa opera. 
 
Pratola Serra ha bisogno di coraggio e collaborazione, non di freni ideologici che stanno spingendo il nostro paese in un futuro che abbiamo già visto.
 
 
 
Eugenio Musto
Primavera Meridionale
responsabile dipartimento Famiglia e Lavoro

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