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Raffaele De Maio Non è più

Raffaele era un uomo sincero ed aperto all’accoglienza e al dialogo come lo sono le persone buone, ma aveva anche la tenacia di chi si è ,sempre, rimboccato le maniche e la determinazione di chi odia le ingiustizie. Con il suo modo di essere migliorava anche chi lo frequentava. Era un uomo semplice che ha, sempre, lavorato sia in Italia sia all’estero. E, anche quando è andato in pensione, coltivava la sua terra, senza negarsi ad aiutare gli amici in montagna. Amava la natura! Lo possiamo definire un custode della montagna solofrana. Infatti, quando veniva a pulire il sottobosco, lavorava con il suo amico (di nome Raffaele) e con me… Nell’ora di pausa, raccontava la sua avventura e i sacrifici per accudire, educare e formare la sua numerosa prole, che insieme alla sua consorte ha educato nel timore di Dio. E ricordo che, quando gli venne a mancare sua moglie, si sentiva solo e si lamentava che i familiari e gli amici non lo capivano. Perciò, mi diceva: “desidero solo un po' di compagnia e, certamente, non fare niente di male con le straniere, per non affogare nel dolore della mancanza di mia moglie”. A dire il vero, all’epoca, neanche io lo capii, perché non avevo vissuto il distacco dalla propria amata. Ora, lo capisco! Eh, sì! Quando l’amore proviene da Dio, unisce oltre la vita terrena. Quindi, quando si è trascorsa una vita ad amare, non si smette, perché è intervenuta la morte, ma l’amore che il Signore mette nel nostro cuore ci permette di continuare il pellegrinaggio terreno.

Ho incontrato Raffaele, circa un mese fa, grazie a suo genero Ulderico (mia moglie lo definiva un grandissimo e onesto lavoratore) che, vedendomi, mi chiamò e mi disse che c’era una sorpresa per me. Eh, sì! E’ stata una piacevole sorpresa, perché ho visto che Raffaele, nel vedermi, subito, mi sorrise e mi abbracciò, ricordandomi i bei tempi trascorsi in montagna, dove il lavoro ci nobilitava e non ci costava, perché veniva fatto con amore e rispetto. Inoltre, mi ha insegnato la tecnica pratica di come si facevano le carbonelle e i carboni e dalle carcare in loco come si ricavava la calce e le pietre calcaree.

 La Redazione di “Solofraoggi” formula sentite condoglianze ai figli Agostino, Michele, Antonio, Anna, Lia e Rita, al fratello Alessio, alla sorella Carmela, ai generi, alle nuore, ai cognati, alle cognate, ai nipoti e a tutti gli altri familiari. Le esequie si terranno domani, alle ore 10.00, nella Collegiata di San Michele Arcangelo.

 

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