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Crescono le presenze internazionali alle ‘Due Culture’ di Biogem

Sarà il rapporto tra arte e scienza il tema portante nell’edizione 2022 del meeting ‘Le Due Culture’, in programma da mercoledì 14 a domenica 18 settembre presso la sede di Biogem, ad Ariano Irpino. La kermesse, quest’anno parte di una rassegna spalmata sull’intero anno, torna nell’abituale collocazione settembrina, e conferma la sua natura di manifestazione in presenza, contemporaneamente fruibile in diretta streaming. Anche questa volta spicca, nel lungo elenco dei protagonisti, la figura di un Nobel, l’immunologo statunitense Bruce Beutler, premiato per la Fisiologia e la Medicina nel 2011, insieme a Jules A. Hoffmann e Ralph M. Steinman, “per le loro scoperte relative all’attivazione dell’immunità innata’’. Il professore Beutler, in video-conferenza, risponderà alle domande dei presenti sulle mutazioni che causano la resistenza al cancro, argomento della sua relazione, in programma sabato 17 alle ore 17:30.

Sarà invece tutta ‘artistica’ l’apertura del meeting, come sempre affidata ai saluti introduttivi del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, prologo alla ‘lectio magistralis’ del professore Marco Di Capua, dell’Accademia di belle arti di Napoli, volta ad analizzare lo sguardo dell’arte sulla natura. A seguire, i due fisici Antonio Ereditato e Franco Cervelli proveranno a dimostrare che arte e scienza sono molto più simili tra loro di quanto normalmente si è disposti a credere. Come confermerà l’artista Ettore De Conciliis, presentando, in serata, la sua mostra di pittura, un’immersione in poetiche rappresentazioni paesaggistiche.

L’attualità busserà alle porte del meeting il giorno successivo, quando l’ambasciatore Cosimo Risi inaugurerà la sessione pomeridiana con un’intervista al suo collega Vincenzo Grassi e all’accademico Settimio Stallone sull’Europa che verrà dopo il conflitto russo-ucraino. Un grande europeo, il neuro-biologo francese Jean-Pierre Changeux, terrà, subito dopo, una lezione dall’evocativo titolo ‘The Connectomics of Conscious Processing: from the Molecular to the Cultural Level (Arts and Science)’. L’intensissimo pomeriggio di giovedì sarà chiuso dallo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, che, in video-conferenza, proverà a ‘’raccontare una città che si racconta’’. Sempre giovedì si aprirà il programma serale del meeting, quest’anno impreziosito dalla direzione artistica del maestro Nazzareno Carusi, celebre musicista e grande amico di Biogem. Spazio, dunque, alle note di Johann Sebastian Bach e al pianoforte di Giles Bae.
La giornata di venerdì si aprirà sotto il segno di Leonardo da Vinci, con un ideale viaggio ‘’nella scienza prima della scienza’’, accompagnati dal direttore della Pinacoteca Ambrosiana, monsignore Alberto Rocca. Il tema della creazione tra scienza e arte sarà analizzato subito dopo dal biochimico ed accademico dei Lincei, Ernesto Carafoli, seguito da un approfondimento sul ‘Mosè’ di Michelangelo e l’interpretazione offerta da Sigmund Freud del mitico personaggio biblico, realizzato dal professore David Meghnagi, studioso di psicologia della religione e di storia delle religioni. Il programma serale prevede l’esibizione di tre giovanissime: la poetessa Imperatrice Bruno, la violinista Giulia Rimonda e la pianista Luna Costantini, impegnate in un artistico dialogo interdisciplinare.
Le arti contemporanee faranno da cornice, sabato pomeriggio, al già ricordato intervento del Premio Nobel Bruce Beutler, anticipato da una conferenza sulla ‘’fotografia a cavallo delle due culture’’, e seguito da un intervento sui rapporti tra scienza e cinema, tenuti, rispettivamente, da Claudio Marra e Giacomo Manzoli, entrambi docenti dell’Università di Bologna. Allo stesso Manzoli toccherà aprire il programma serale, incentrato ancora sul cinema e vivacizzato dalla proiezione di sequenze filmiche, montate dal ‘compositor’ di effetti visivi Stefano Argenziano e commentate dallo storico delle istituzioni Francesco Di Donato e dal giornalista Antonio Fiore.
La full immersion domenicale prevede anche una ricca sessione mattutina, introdotta da Francesca Casadio (Art Institute of Chicago) e Gennaro Marino (professore emerito dell’Università Federico II di Napoli) con un dibattito dal titolo ‘Tecniche diagnostiche e patrimonio culturale: un ecosistema fertile’. Di ‘immaginazione e tecnologia come soluzioni per i misteri della vita’ parlerà, invece, Antonio Iavarone, in trasferta a Biogem dal Columbia University Medical Centre di New York. Di respiro internazionale sarà anche l’incipit pomeridiano, grazie alla presenza del cosmopolita Michael Barry, studioso internazionalmente riconosciuto dell’arte islamica, che metterà a confronto la poesia persiana di ’Attâr con la predicazione leggendaria di San Francesco. La chiusura del meeting, prima dell’assegnazione del Premio Letterario ‘Maria Antonia Gervasio’ e dell’intervento di commiato del presidente Zecchino, è affidata a due stelle della scienza italiana: Giuseppe Remuzzi, che guiderà i presenti ‘’alla ricerca delle impronte del signor Neanderthal’; e Antonino Zichichi, chiamato a esprimere il suo pensiero in merito ai rapporti tra la matematica e la bellezza. Entrambe sicuramente presenti nelle note di Bach, Chopin e Rachmaninoff, che risuoneranno in sala grazie al pianista Antonio Gomena, giovane talento arianese, di ritorno da una serie di concerti internazionali.

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