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La AXRT Contemporary Gallery di Avellino presenta “He Got Game”

Di Gianluca Marziani, dal 21 luglio al 22 agosto 2022.

Dare forma ad una mostra personale con l’indulgenza metodica di una visione unitaria. MolOplicare i codici linguisOci per plasmare la connessione unitaria degli sOmoli urbani. HOLAF registra i tanO layer dell’energia rizomaOca più espressiva e metabolica. Ca?ura frammenO d’interesse storico ed emoOvo, manipolandoli tra enfasi e controllo, natura e cultura, isOnto e ragione(volezza). Il suo occhio si trasforma nel registratore seletvo di matrici eterogenee che addensano evenO e avvenO, sfoghi e antagonismi, messaggi civili e a?estaO di sagace conquista urbana. Il quadro come fosse un campo di ba?aglie a salve, alimentato con le armi del wriOng globale, fru?o di filiazioni cosmiche con Jean-Michel Basquiat e quanO creavano ponO acrilici tra muri e museo. HOLAF conosce bene i suoi maestri e di certo non nasconde la composizione alchemica del suo ecosistema culturale; di fa?o, con la metodica di un filtro resiliente, lascia che le tracce archeOpiche si muovano nel liquido amnioOco del proprio apparato visivo, affinché escano quando l’evenienza chiama, giustapponendo echi e riverberi, sogget e ogget, temi analogici e sviluppi digitali. Il risultato aggrega le cellule di sintesi figuraOva, con modalità che somigliano ad un sistema immunitario, dove elemenO molteplici ragionano da iperogget in cui la diversità (citazioni, evocazioni, invenzioni) ricrea la personalità finale dell’arOsta. La geografia di selezione e innesto è una terra dai tanO spunO, una ci?à ideale che si sovrappone alle ci?à reali, un sogge?o urbano che “archeologizza” le nature frammentarie del metabolismo colletvo. HOLAF sfida tecniche e scale nel suo esercizio digesOvo dei frammenO ricosOtuiO, edificando sistemi complessi di (iper)figurazione urbana. Tu?o ciò lo si può leggere, nella sua circolarità unitaria, solo con l’esercizio esposiOvo, con la praOca seletva dei dialoghi polifonici che “brutalizzano” le pareO di una galleria. In realtà non si tra?a di evocare uno specchio realisOco della ci?à, semmai di comprimere la propria ci?à momentanea nel raggio corto dello spazio bianco, narrando una propria storia della ci?à ideale, un racconto che abbia digerito e sparato in alto il metallo urlante della vita murale. La mostra di HOLAF è un racconto dinamico e stereofonico che si ricompone per connessioni e forze di gravità umana. Ogni opera come una singola folla che aggrega voci e silenzi, colori e alfabeO, vivente ed esistente. Un percorso sui muri come occhio panoramico sulla ci?à che sale per ricomporsi nella visione unitaria. ANTONIO MARIA CATALANI HOLAF Antonio Maria Catalani, nasce a Roma il 20 Giugno del 1988-Figlio d’arte. Sua madre, suo nonno materno e il padre di suo nonno, lasciano ad Antonio l’anatomia residua delle loro tele. L’odore respirato fin da piccolo dei colori a olio, gli concede l’ingresso in un mondo che anima da subito i suoi sogni. Non acce?a barriere! Nelle sue opere rincorre l’anarchia, e la protesta della “Giovane Arte”. Senza essere visto si nutre avidamente con gli occhi di linee, colori, luci e ombre, tu?e appartenute al suo potente passato. Ma è nel viaggio, inteso come tale, che Antonio cerca le basi per le sue opere, ciò si può vedere nella differenza spesso totale dei sogget e nelle tecniche usate per completarli. Spesso ad ogni viaggio, corrisponde una serie di opere palesemente contaminate dal luogo dove vengono realizzate e questo smuove l’animo dell’arOsta. Per Antonio il tempo brucia, è corto e nelle sue opere è scri?a la sintesi, a volte simbolica. ParOto da un percorso inverso, quello di autodida?a, risale l’intero bagaglio pi?orico abbandonando tempo e spazio, senza paura di giudizio, come sulla sabbia la risacca. Scrive di lui Erri De Luca Nelle opere di Antonio c’è una rissa irrisolta, a?raverso la raffigurazione. La esprime, ma non se ne libera, perché sente di non consistere in quelle opere. È un punto di vista esigente verso se stesso, non si compiace, non si da per promosso. E malgrado la sua insoddisfazione in quei quadraO al muro si vede la mano sicura di chi possiede un mezzo e lo piega al suo pensiero e isOnto. Ribolle eppure governa la materia che gli da alla testa, ha volontà di conoscere i suoi limiO, ma i propri si esplorano solo a rischio di sbandare.

 

Mostra in presenza Ingresso libero www.axrtgallery.com INFO contact: info@axrtgallery.com Cell. +39 3355819837 Tel. 0825 25851 ArOsta: Antonio Catalani (HOLAF) a cura di: Gianluca Marziani Otolo: He Got Game inaugurazione: giovedì 21 luglio 2022, ore 18.30 - luogo: AXRT Contemporary Gallery indirizzo: via Mancini 19 - Avellino - info: Info@axrtgallery.com / 335.5819837 / 0825.25851 orari della galleria: la AXRT è aperta tut i giorni ore 10/13, ore 17/20.30 chiusura mostra: 22 agosto 2022

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