Il prossimo weekend sarà all'insegna di Lustri Cultura in dies, organizzato dal Comune di Solofra ..
Il prossimo weekend sarà all'insegna di Lustri Cultura in dies, organizzato dal Comune di Solofra, dall’Accademia di Teatro “Città di Solofra” con la compagnia Hypokritès Teatro Studio. Sabato 10 marzo alle ore 20.30 e domenica 11 alle ore 18.30 nelle stanze dell’Accademia di Teatro Città di Solofra, presso il Complesso Monumentale di Santa Chiara, si terrà il secondo appuntamento della sezione Teatro curata da Enzo Marangelo, già direttore artistico della rassegna. Sarà lo stesso Enzo Marangelo a sviscerare il secondo principio del teatro: l’attore e lo spazio scenico.
Prosegue la sezione Teatro di Lustri dedicata, quest’anno, all’approfondimento dei principi fondamentali del teatro. Dopo l’inaugurazione con Ricci/Forte, considerati tra i maggiori esponenti della drammaturgia contemporanea, sarà Enzo Marangelo a definire l’attore e lo spazio scenico attraverso la lettura degli apologhi di Alcinoo tratti dall’Odissea di Omero, un estratto del percorso iniziato con successo nella seconda edizione di Lustri, nell'ambito della sezione Epica/Scienze e che prosegue anche in questa terza edizione, nella sezione Epica, trasferitasi presso l'Università degli Studi di Salerno.
Essendo i posti limitati, è richiesta la prenotazione.
«In un periodo in cui i confini delle arti si fanno sempre più labili e sbiaditi, l’attore prende consapevolezza della possibilità di cimentarsi in qualunque tipo di teatro; l’idea stessa di attore è spesso assorbita in quella di performer, definizione che naturalmente richiama la figura di Marina Abramovic» dichiara Marangelo. «L’attore non è più solo un mero esecutore, non è solo voce, ma tutto il corpo in ogni sua parte, un corpo saggiato nei suoi limiti e nella sua resistenza, concorre a dare pienezza ad un concetto, ad un sentimento, ad innescare un’emozione, un’immagine nello spettatore. Di conseguenza l’attore è oggetto scenico che si muove e vivifica lo spazio; uno spazio non più meramente confinato agli attori e separato dal pubblico, ma luogo di metamorfosi, potentemente immaginifico. Come afferma Antonin Artaud in “Il teatro della crudeltà”, per raggiungere da ogni lato la sensibilità dello spettatore, bisogna preconizzare uno spettacolo mobile che anziché fare della stanza un mondo chiuso, diffonda i suoi bagliori visivi e sonori su tutta la massa del pubblico».
Enzo Marangelo, direttore artistico di Lustri dal 2015, è fondatore e regista della compagnia Hypokritès Teatro Studio dal 1990, con la quale ha avviato un percorso che, partendo dai grandi autori della storia del teatro classico, è approdato alla sperimentazione visiva e sonora, validamente sintetizzato nel libro Il corpo sottile. Hypokritès Teatro Studio: scena media e società, pubblicato da AREABLU Edizioni, in occasione dei venticinque anni dalla fondazione della compagnia. L’impegno profuso nella diffusione della capacità salvifica dell’arte e della cultura, attraverso il lavoro pedagogico teatrale, porta Marangelo ad intessere uno stretto e intenso rapporto con le istituzioni educative come scuola ed università. La realizzazione di un teatro civile d’investigazione sulla contemporaneità trova la sua consacrazione nel 2016, quando l’installazione performativa BREVIARIO DEL CAOS, ispirata all'omonimo libro del filosofo Albert Caraco, è inserita nel cartellone della rassegna teatrale della Galleria Toledo – Teatro Stabile di innovazione di Napoli. Nel 2017 Marangelo viene scelto quale unico formatore irpino per la realizzazione del laboratorio UOMOTERRA, nell’ambito della X edizione del Napoli Teatro Festival, accanto a nomi illustri del panorama artistico mondiale come Peter Brook, Nekrosius e Janezic. La fiducia e la stima della Fondazione Campania dei Festival e del suo direttore artistico Ruggero Cappuccio si rinnovano in occasione di Quartieri di vita 2017, che vede impegnato Marangelo con DEMOGRAFIE. Il 2018 inizia con l’organizzazione di un laboratorio teatrale finalizzato alla messa in scena di un nuovo progetto artistico denominato IO CREDO A CASSANDRA, sulla figura mitologica di Cassandra riconsiderata nella contemporaneità. Il progetto rientra nella sezione Osservatorio dell’XI edizione del Napoli Teatro Festival, con debutto a Napoli a Palazzo Reale nel cortile delle carrozze il 7 luglio.