"Mettete dei fiori nei vostri cannoni”.
Sabato prossimo, 26 aprile, si concentreranno a Roma tutti (tranne qualcuno) i potenti della terra per rendere omaggio alla salma di Papa Francesco. A detta di vari opinionisti, e rappresentanti della carta stampata, si assisterà ad una lapalissiana fiera dell’ipocrisia visto la presenza di potenti che hanno sempre contraddetto o ignorato gli appelli del Papa per un cessate il fuoco. Il tempo di “mettete dei fiori nei vostri cannoni” è passato da molto ed il Santo Padre l’aveva capito. Ha dato allora inizio alla costruzione di ponti di pace, ma di contro sono stati subito eretti muri contro di questa oltre ai muri di indifferenza. Ha predicato, e lo ha fatto fino all’ultimo, affinché terminassero i conflitti russo-ucraino ed israeliano-palestinese (fanno parte di una terza guerra mondiale a pezzetti come soleva dire), si è schierato con gli oppressi, ha sfidato l’indifferenza della politica difronte alle morti di bambini e civili a Gaza. In pratica tutti i cattolici, e non, conoscevano le sue idee pacifiste malviste dai Paesi belligeranti e dalle lobby delle armi. Papa Francesco ha tracciato la via da seguire per la pace, ora bisogna capire se la Chiesa intende continuare su questa o assuefarsi a quel conservatorismo che a macchia d’olio sta estendendosi in tutto il mondo.
D.G.