Dalla Terra dei fuochi alla "Valle" che brucia
Giovedì 6 febbraio, alle ore 18, presso la libreria Imagine’s Book di Salerno, si terrà la presentazione del libro-inchiesta dello scrittore della Valle dell’Irno, Gerardo Magliacano: “La Valle dell’Eden brucia”. L’evento è stato organizzato dal Gruppo Picentia del CTG. Dialogherà con l’autore la giornalista Annamaria Parlato.
È notizia di questi giorni che "La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato lo Stato italiano per inazione di fronte all'interramento di rifiuti tossici nella Terra dei fuochi". E così l'Europa si è accorta che esiste una Terra dei fuochi, che in Campania ci sono "zone calde". Che di zolle su zolle ne han fatto un’unica pira. Che le ecomafie hanno condannato al rogo… ai roghi la nostra terra Felix, anche se ormai è il Bel Paese che è divorato dalle fiamme. E tutto questo nel silenzio, nell'inerzia, "inazione", delle istituzioni. L'Europa ne è consapevole, e l'Italia? E noi? Che cosa abbiamo fatto, cosa stiamo facendo dinanzi a questo grande falò che brucia terre e coscienze, vite e valli? Bruciano le terre e bruciano le valli, la nostra Valle. Un Eden che rischia di essere ridotto in un inferno in cui siamo tutti condannati: vittime e carnefici. E noi? Ne siamo coscienti? Stiamo a guardare in silenzio oppure…? Forse è ora di pronunciare in coro l’invito che l’autore riporta nella quarta di copertina della sua opera: «[è] giunto il momento di sputare fuori i nomi, di vomitare tutto quello che avevamo sopportato in omertoso silenzio. [È] giunto il momento di […] denunciare. Disonorare pubblicamente, mettere alla gogna, alla colonna infame tutta quella “chiavica ‘e uommn” che ha violentato, avvelenato, stuprato la nostra terra. Non si può più accettare, tacere: il silenzio è complice. Il silenzio è l’arma più potente della camorra, delle ecomafie, della criminalità organizzata. Come diceva Peppino Impastato, “la mafia uccide, il silenzio pure”, e forse la mafia fa stragi proprio perché c’è stato e c’è troppo ignobile e colluso silenzio. Perché abbiamo messo la testa sotto la sabbia come struzzi; abbiamo guardato dall’altra parte; ci siamo fatti gli affarucci nostri quando invece loro si stavano facendo i loro e pure i nostri. […] La lingua, la favella, la nostra saliva saranno la cura, saranno gli anticorpi. Vi sputeremo addosso la nostra ira, il nostro furore, il comune odio. Vi sputeremo addosso tutto l’amore che abbiamo in corpo». È giunto il momento di manifestare con la denuncia e soprattutto con i gesti, con i fatti, “tutto l’amore che abbiamo in corpo” per la nostra gente e per le nostre terre. Per questo motivo e per altri, non possiamo mancare all’appuntamento di giovedì 6 febbraio, alle ore 18, alla Imagine's Book di Salerno: sarà un momento per discuterne insieme de "La Valle dell'Eden [che] brucia". È giunto il momento di rispondere – Per Amore delle nostre terre e valli, la nostra Valle – all’appello: io ci sono, sono presente!