“Il Normanno e i segreti del Castello”
Di Eleonora Davide
La serata sarà impreziosita dalla straordinaria partecipazione del gruppo musicale EMIAN, Emilio A. Cozza (ghironda, cornamusa ed altri strumenti) e Anna Cefalo (arpa celtica e voce).
Presenteranno il romanzo, sotto la conduzione di Daniela Merola ed Elio Sabia, Enza D’Esculapio e l’editor Giovanna della Bella. A portare i loro saluti gli amministratori Massimiliano Minichiello, sindaco e Rosetta Ragno, assessora alle Politiche Sociali. Le letture saranno a cura dell’attore Paolo De Vito.
La Trama
2023, Castello di Monteforte. Al calar del sole Martino e Marianna si appartano tra gli antichi ruderi sulla collina, attratti dalla romantica atmosfera del luogo. Ma, improvvisamente, accade qualcosa di imprevisto: Martino viene catapultato in un’avventura che ha dell’incredibile. Nel suo straordinario viaggio nel tempo il ragazzo scopre gli insospettabili segreti custoditi da secoli dall’antico maniero, il Castello del normanno Guglielmo il Carbone. La fervida fantasia dell’Autrice, anche questa volta non delude e ci catapulta in un fervido racconto di avventure in viaggio nel tempo.
Dopo il lungo tour che ha visto presentare i due precedenti capitoli della saga in castelli e borghi non solo irpini, una nuova avventura spetta a questo incredibile nuovo romanzo, che l’autrice ha voluto dedicare al compianto Armando Montefusco, storico e amico, le cui ricerche sono state per lei fonte di ispirazione e di consultazione.
Eleonora Davide è autrice di altri romanzi storici: o primi due capitoli della Saga del Normanno (Il Normanno del 2019 e Dominus, il codice del destino del 2021), “Il Fiore del Carso, una linea tra due mondi” (2020), e l’ultimo pubblicato Una vita nobile, storia di Petronilla e del suo tempo (2024).
EMIAN, gruppo di musica Folktronica - Nordica – Mediterraneo. Dal Mediterraneo fino al Grande Nord, attraverso le culture pagane europee, gli Emian raccolgono e coniugano tra loro le proprie esperienze musicali e di vita. In special modo, la profonda connessione con il viaggio che da sempre caratterizza i popoli del Mediterraneo e dell’Europa; la libertà di sperimentare, conoscere e fondere insieme nuovi linguaggi musicali e culturali; la bellezza racchiusa negli incontri con le popolazioni di altri luoghi; la perdita di se stessi nel mondo e nella natura, per i quali la musica si fa spesso e volentieri veicolo di trasmissione, che per un po’ fa mettere da parte il proprio ego.
Attraverso il suono di arpa, tamburi, ghironda, voce e molti altri strumenti, l’ascoltatore farà esperienza di questo viaggio semplicemente chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare da sonorità arcaiche e moderne…