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Montoro, Solofra e Serino contro l’Autonomia Differenziata

E’ approdato nella città conciaria, mercoledi 4 settembre, il “Coordinamento Alta Valle dell’Irno (Montoro, Solofra, Serino) contro l’Autonomia Differenziata” composto da espressioni politiche, sindacali, ambientaliste, culturali e civili. Nella piazza Umberto I, davanti ad un pubblico interessato, sono intervenuti: il sindaco Nicola Moretti; il Presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Pisano; la prof.ssa di Diritto Costituzionale, Michela Troisi; la Presidente Legambiente Campania, Mariateresa Imparato; il Presidente di Confindustria Campania, Emilio De Vizia; il Segretario della CGIL Napoli/Campania, Nicola Ricci e l’assessore regionale al bilancio, Ettore Cinqui. Il convegno è stato moderato da Carmen Del Regno. Al termine il Presidente Gabriele Pisano ha ricordato “Abbiamo già votato in Consiglio Comunale una delibera di sostegno alla campagna di abrogazione della legge di Autonomia Differenziata. Questa non risolve alcuni dei problemi storici dello stato italiano, anzi, secondo me, li acuisce permettendo le differenze tra le regioni ricche e povere, aumenterà, probabilmente, l’esponenziazione della burocrazia. Ci saranno poi leggi diverse in varie regioni che non favoriranno certamente lo sviluppo delle imprese…e mette a rischio il sentimento di solidarietà sul quale si fonda l’Italia”. Per Mariateresa Imparato “Per affrontare la transizione ecologica abbiamo bisogno di un contesto legislativo unitario e solidale”. “Bisogna consentire al Mezzogiorno – ha chiarito Ettore Cinqui – gli stessi margini di autonomia che hanno altre regioni senza differenziare queste autonomie sulla base della ricchezza dei territori”. “Necessita parlare – ha precisato Nicola Ricci - con la gente e far capire quali sono i punti cardini di ricaduta negativa per i nostri territori. Calderoli (Lega) prevede che chi ha più capacità di trattenere i tributi, quindi più risorse, può consentire all’interno delle23 materie di autofinanziarsi e quindi visto oggi che sanità, istruzione, ed altre materie concorrenti, sono già una diseguaglianza in termini, consentirebbe, questa legge, di allargare la forbice”.


D. G.

 

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