"Le Crociate"
Al sig. Ministro dell’Interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Prefetto Matteo Piantedosi
Al sig. Ministro della Funzione Pubblica
Professore Paolo Zangrillo
Area vigilanza e monitoraggio
Egr. Signor Ministro dell’Interno, egr. Signor Ministro della Funzione Pubblica, con nota del 25/03/2024 messaggio PEC Agli atti; Denunciavamo l’omessa applicazione della legge che riguarda le disposizioni dell’incompatibilità dei dirigenti sindacali che gestiscono il personale (decreto Brunetta) con la nota datata 18.03.2024, messaggio PEC agli atti inviata al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia, al Direttore dell’ufficio rapporti sindacali; Denunciavamo al Ministro dell’Interno, alla Ragioneria dello Stato, lo spreco di denaro pubblico per i numerosi contenziosi che riguardavano l’art. 30 DPR 57/2022 chiedendo una indagine per accertare eventuali responsabilità, civili e penali della persona o persone che ricoprono alte cariche dirigenziali (prefettizie) all’interno del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e che per loro sfortuna non hanno visto realizzare il progetto di azzerare le prerogative ai sindacati non maggiormente rappresentativi vedasi sentenze del Consiglio di Stato nr. 8039 del 2023 e Cassazione 6909/2024 entrambe condannavano l’amministrazione (Dipartimento di Pubblica Sicurezza) per attività antisindacale ex art. 28 L.300/70 (affissione bacheche) e per la bocciatura dell’art. 30, inapplicabile poiché avrebbe compromesso le libertà delle associazioni sindacali garantite dagli artt. 18 e 39 della Costituzione e dell’art. 36 C.C. . (Federazioni). Per quanto attiene la questione delle Federazioni, rileviamo un accanimento da parte del datore di lavoro che non solo non produce la dovuta circolare a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, ma sembrerebbe voler inventare qualche altra strategia come per esempio la manifesta volontà dell’iscritto ingerendo a gamba tesa nelle dinamiche delle associazioni sindacali, libere di decidere attraverso i congressi come sempre è avvenuto da decenni per le delibere relative agli accordi Federativi.
DULCIS IN FUNDO
Tale atteggiamento, lesivo dei diritti democratici previsti in materia sindacale esclude per assurdo da parte dei dirigenti/direttori di promuovere una vera e giusta riforma per la contabilità della rappresentatività numerica poiché attualmente se si considerano le iscrizioni ai sindacati, potrebbe risultare di numero elevato rispetto alla reale forza di Polizia in quanto un dipendente può iscriversi a più sindacati e per ragione di matematica i dati della rappresentatività non sarebbero effettivi. Purtroppo alle Ns. missive non pervengono risposte e siamo costretti nostro malgrado a rivolgerci sistematicamente allo studio legale rilevando una ulteriore mancanza da parte della Pubblica Amministrazione a causa della discutibile gestione dell’Ufficio rapporti sindacali nel pieno rispetto della legge, dei criteri di economicità, efficacia, Imparzialità, pubblicità e trasparenza, collaborazione e buona fede. Chiediamo all’Ispettorato per la Funzione Pubblica DFP una indagine sugli argomenti esposti affinché siano scongiurati ulteriori inutili contenziosi che graverebbero solo sulle tasse dei cittadini.
SI ATTENDONO RISPOSTE CONCRETE ANZICHE’ STRATEGIE PER IMPEDIRE LE COSTITUZIONI DELLE FEDERAZIONII E RICOMINCIARE CON I CONTENZIOSI LEGALI
FIRME IN ORIGINALE AGLI ATTI
P. LE SEGRETERIE NAZIONALI
IL SEGRETARIO G. NAZIONALE
SIG. DE LIETO ANTONIO
Rep.3356166931
IL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE
SIG. PICARDI FRANCESCO SAVERIO
Rep. 3920685499