Caso Coscioni, Bicchielli: "Dimissioni da Agenas, l'Unisa revochi incarico"
«La sospensione di Enrico Coscioni, primario dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno e direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria, interdetto per un anno, conferma i nostri timori sui tanti casi di malasanità che si registrano presso l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona, già al centro di una inchiesta del programma televisivo Piazza Pulita, da noi attenzionato ma senza alcun riscontro da parte dei vertici dell’azienda ospedaliera». Così l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati in merito all’inchiesta dei Nas che vede coinvolto il braccio destro del presidente De Luca e presidente dell’Agenas. «Siamo garantisti e questo vogliamo ribadirlo ma è giusto che ora il Ruggi racconti la verità, il direttore D’Amato non può voltarsi dall’altra parte e fingere che nulla stia accadendo – dice l’onorevole Bicchielli – Tanti cittadini hanno davvero paura oggi di recarsi in pronto soccorso, temono un ricovero presso l’ospedale Ruggi e i fatti danno loro terribilmente ragione per un dramma continuo. Al primario Coscioni chiediamo, per amore di verità e trasparenza, di rassegnare le dimissioni dall’Agenas, un ente pubblico che svolge una funzione di supporto tecnico e operativo alle politiche di governo dei servizi sanitari di Stato e Regioni. Al rettore dell’Università degli Studi di Salerno chiediamo di valutare la posizione del docente Coscioni ed eventualmente intervenire nell’immediato. La Torre Cardiologica è stata smembrata a favore di Coscioni e De Luca conferma che per Lui il merito non esiste ma esclusivamente le politiche di parte. La città di Salerno non merita tutto questo». Il deputato salernitano ha annunciato che presenterà un’interrogazione al ministro della Salute Schillaci per verificare la posizione di Coscioni a capo dell’Agenas e fare chiarezza rispetto a questo ennesimo, tragico, episodio in cui ha perso la vita un uomo.