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Avvistato in Irpinia Demo Ciavatti “archi star” del mondo della notte

Da Manocalzati ad Avellino il mondo dell’intrattenimento è sempre meno considerato dalle amministrazioni comunali

Questa è la domanda che dovrebbero farsi tutti, considerando che Demo Ciavatti è un artista dei locali della notte, cioè uno dei maggiori, se non il più grande architetto di locali e clubs che abbiamo in Italia. A cosa è dovuta la presenza a Manocalzati?Magari lo scopriremo tra qualche settimana, ma intanto bisogna accoglierlo con una sola speranza: “che in Provincia di Avellino si stia muovendo qualcosa che riguarda il mondo dei locali di intrattenimento d’avanguardia”.

Tornando indietro nel tempo si stanno delineando ricordi di chi ha frequentato il Miss 99 che lo stesso Ciavatti progettò e che dall’ottobre 1999 ha reso più gradevole la notte della città di Avellino. In quegli anni e negli anni successivi Manocalzati e Avellino si rendevano conto di essere fulcro del divertimento notturno, con l’East Side a farla da protagonista, portando in Irpinia i maggiori artisti della scena musicalemondiale in quel momento. Per non parlare anche del Kiwi Club, altro importante locale per l’intera Irpinia.

La venuta dell’architetto Ciavatti in Irpinia può rappresentare un cambio di passo soprattutto per le idee che ha portato negli anni al mondo dei clubs e per quelle nuove che stanno per arrivare. Magari cercando di rendere partecipe anche le amministrazioni di Manocalzati e del capoluogo irpino per consegnare alle nuove generazioni un nuovo luogo di aggregazione, com’è stato negli anni passati con L’East Side, il Miss 99 ed il Kiwi Club. Un luogo che permetta ai giovani e non solo di non spostarsi molto per regalarsi una serata. Ma non solo, l’indotto che ha creato in passato e che potrebbe ancora creare la nascita di nuovi locali di intrattenimento non è da sottovalutare, basti pensare che si parla di più di cento persone che lavorano intorno ad una serata o ad un evento.

Le chiusure sono state repentine e durature in Irpinia, per quanto riguarda i locali, ma questo non può fermare quell’idea lungimirante e territoriale che può far rinascere qualcosa. Manocalzati, come Avellino, hanno il dovere di pensare ai propri giovani ed al loro futuro. Per non farli scappare e viaggiare. Magari il pubblico unito al privato potrebbero unirsi nella mission di resilienza che tanto viene sollevata da tutti e per tutti, ma in concreto si pensa poco a come far restare qui i nostri ragazzi.

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