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Minacce, stalking e violenze, condannato un 67enne

A seguito di meticolosa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione  ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 67enne della provincia di Benevento, gravemente indiziato del delitto di atti persecutori.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla parte offesa in data 28.04.2023 la quale, dopo aver già denunziato  in plurime occasioni l’odierno indagato – per il quale il 18 aprile u.s. è intervenuta una sentenza di condanna per il reato p e p. dall’art. 612 bis cod. pen. - ha riferito di essere stata vittima di ulteriori gravi episodi di minacce e molestie, tali da cagionarle un perdurante stato di ansia e paura, ingenerando nella stessa un fondato timore per la propria incolumità e per quella dei suoi familiari.
Come dichiarato dalla vittima, negli ultimi tempi la persona destinataria dell’odirerna misura si era resa responsabile di comportamenti sempre più gravi. In particolare,  i comportamenti molesti si erano manifestati con minacce di morte e con un inseguimento dell’auto della vittima, a distanza ravvicinata con spostamenti a destra e a sinistra della carreggiata, nel tentativo di effettuare un sorpasso, gesticolando ed urlando all’indirizzo della malcapitata.
L’attività di indagine, rapida e meticolosa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico dell’autore delle condotte denunziate e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, ritenuta necessaria per frenare le gravi condotte poste in essere dall’indagato.
La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

 

Il Procuratore della Repubblica
Aldo Policastro

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