Il 18 ottobre fotografia come protagonista al Museo Irpino
Accesso libero e gratuito.
Il 18 ottobre la fotografia sarà protagonista al Museo Irpino con l’inaugurazione di tre mostre: “Tokai. I bambini di strada di Dhaka” di Marco Giannattasio, l’esposizione dei lavori dei partecipanti al I° concorso fotografico “Periferie” 2024 e “Qui vive Jeeg” di Fabio Moscatelli.
Il tema delle periferie sarà il filo conduttore di questo evento che si terrà nella suggestiva sede del Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino.
Alle ore 17.00, dopo i saluti istituzionali e una breve presentazione delle tre mostre con gli artisti e gli ideatori, ci sarà la proclamazione dei vincitori della prima edizione del concorso fotografico nazionale “Periferie” 2024, organizzato per rendere omaggio all’impegno civile e culturale di Ettore De Socio, scomparso due anni fa. L’iniziativa è promossa dalla famiglia De Socio assieme all’associazione culturale “Controvento” e con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Avellino. Saranno premiati i primi tre partecipanti nella categoria “Open” e il primo nella categoria dedicata agli studenti degli istituti superiori.
Seguirà l’apertura al pubblico delle tre esposizioni.
Sempre negli spazi della sezione Irpinia, Fabio Moscatelli, tra l’altro membro della giuria del concorso, esporrà il suo progetto fotografico e narrativo “Qui vive Jeeg” che ha l’intento di restituire una diversa rappresentazione della periferia, nel luogo che a Roma accoglie la sua immagine più negativa, Torbellamonaca. Enorme quartiere di edilizia residenziale pubblica degli anni Ottanta, è l’emblema della concentrazione del disagio sociale e urbanistico, della periferia degradata. Un’immagine negativa, amplificata dai canali d’informazione. Guardando oltre gli enormi problemi del quartiere emerge tuttavia una grande vitalità, un contesto di persone normali e straordinarie, un laboratorio variegato di innumerevoli progettualità e personalità. Questo progetto ha lo scopo di identificare Torbellamonaca come punto di partenza per un ripensamento della periferia nel suo complesso, un racconto attraverso storie fotografiche, e non solo, che restituiscono un’immagine completamente diversa e un riscatto sociale che i residenti meritano.
Le tre mostre saranno visitabili fino al 4 gennaio 2025, nei giorni e negli orari di apertura del Museo Irpino: dal martedì al sabato, ore 9-13 e 16-19 (domenica e lunedì chiusura al pubblico).
Per info
0825 790733 - 790539