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Minacce e persecuzioni per il parcheggio, divieto di dimora per l'accusata

A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata odierna, personale della Squadra Mobile della Questuta di Benevento, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della  misura del divieto di dimora in Benevento emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di una donna residente nel capoluogo cittadino per i delitti di atti persecutori ai danni di alcuni vicini di casa nonché della figlia – non abitante nel medesimo stabile - di una anziana vicina di casa.

Le indagini venivano avviate in seguito alle querele sporte da tutti i condomini ed in particolare dalle citate persone offese nell’aprile 2024 da cui emergevano le condotte moleste e minatorie poste in essere dall’odierna indagata, ma anche dai figli minori, tali da determinare un  perdurante e grave stato di ansia e paura nonchè un fondato timore per la propria incolumità. In particolare la prevenuta minacciava le persone offese sia in occasione di interventi di p.g. da esse sollecitati proprio in ragione di comportamenti propri o dei figli sia in ulteriori momenti anche per ragioni legate al parcheggio delle vetture, intimorendo le persone offese e rendendo loro la vita impossibile.

Le dichiarazioni delle p.o. venivano corroborate dalle dichiarazioni di altri condomini, dalle annotazioni di servizio relative agli interventi di p.g. effettuati presso lo stabile ed anche da video ed audio prodotti dalle p.o. stesse, costrette ad installare una telecamera proprio per tutelarsi rispetto alle continue incursioni soprattutto dei figli minori dell’odierna indagata, da cui emergeva pieno riscontro del loro narrato e quindi dell’attendibilità delle stesse.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Il Procuratore della Repubblica

Aldo Policastro

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