Solofra. "Il "Landolfi" non è più l’ospedale di una volta…ci saranno altri tipi di servizi"
La discussione iniziale dell’assise comunale, del 26 gennaio 2024, tocca il problema dell’ospedale solofrano. Il delegato alla sanità, Gerardo De Stefano, ricorda che “Ho sempre detto che quello di Solofra non è più l’ospedale di una volta…ci saranno altri tipi di servizi, soprattutto ambulatoriali…certo dobbiamo impegnarci per migliorare ancora”. Quindi il cons. Michele Vignola (PD Solofra Futura) nel suo intervento sottolinea “Cosa dobbiamo ringraziare a De Luca visto che è venuto meno alle firme sue che sono carta straccia? Lui ha firmato un decreto 29 ed ha approvato un piano ospedaliero nel quale si prevedeva che Solofra fosse confermato come presidio di Pronto Soccorso con i reparti dell’emergenza, quelli che già c’erano con l’aggiunta di nuovi reparti e di nuovi posti letto. Ciò non è stato deciso quando si sono fatti i lavori…questo piano ospedaliero e quel decreto hanno ricevuto il finanziamento e l’ok dal ministero per ristrutturarlo, quindi non è vero quello che De Luca ha raccontato ossia che l’ospedale sarebbe stato chiuso. No. Il governatore ha atteso che arrivassero i fondi e dopo ha modificato la natura dell’ospedale, declassandolo, facendolo diventare una clinica. Quello di cui ha bisogno il territorio è un Pronto Soccorso con i reparti dell’emergenza. Le funzioni ospedaliere di oggi erano già previste in aggiunta al Pronto Soccorso non in sostituzione, ci sono gli atti che dimostrano queste cose e gli atti fanno la storia…fa piacere che all’interno della maggioranza viene fuori una posizione coraggiosa…qui l’unico che ha rotto sono io ed ho rotto con De Luca in maniera ufficiale e pubblica su questa cosa, nonostante lui si dice del mio partito, perché non ci sono bandiere che tengano difronte agli interessi della città…in politica le convergenze si fanno sulle cose serie, sui fatti concreti”. Il sindaco Nicola Moretti sottolinea che sulla vicenda del Pronto Soccorso “tutti si fanno paladini ma la competenza in merito è solo regionale. Noi possiamo spingere, fare polemiche, scioperi ed altro ma chi decide è l’azienda sanitaria locale di Avellino…nel prossimo C.C. parleremo dell’ospedale perché la gente vuole capire com’è che siamo arrivati a questo”.
D.G.