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Ancora violenze in famiglia, con l'aggravante dei figli minorenni presenti

A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata di oggi, militari della Stazione Carabinieri di Telese Terme (BN) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da questa abitualmente frequentati, mantenendo una distanza non inferiore a 500 metri, con ulteriore prescrizione del divieto di comunicazione con la parte offesa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un quarantanovenne del posto gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia commessi in pregiudizio della moglie 45enne, con l’aggravante di aver commesso i fatti in presenza dei figli minorenni.

Le indagini venivano avviate in seguito alla denuncia orale presentata dalla vittima al locale Comando Arma, in cui la stessa riferiva reiterati episodi di violenza e maltrattamenti posti in essere dal coniuge nei suoi confronti sin dal 2017, anche in presenza dei figli minorenni, descrivendo reiterate aggressioni fisiche e verbali, condotte violente e vessatorie in ambito domestico, generate da una gelosia ossessiva e riscontrate dalle dichiarazioni rese dalla vittima e dai testimoni, tra cui anche la figlia minore della coppia nonché dal materiale prodotto dalla p.o. concernente conversazioni con l’uomo.

La persona offesa rappresentava altresì che mesi prima di sporgere denuncia si era recata presso un centro antiviolenza da cui era stata presa in carico.

In sede di esecuzione della misura del divieto di avvicinamento, il prevenuto ha prestato il proprio consenso all’applicazione del dispositivo di controllo elettronico “braccialetto elettronico”.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

 Il Procuratore della Repubblica

Aldo Policastro

 

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